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Il backup su mobile: differenze e lacune dei vari sistemi

 

In questo breve articolo vogliamo aprire uno spunto di riflessione sull’importanza del backup sui dispositivi mobili e sulle lacune e le difficoltà nel gestirlo di alcuni sistemi operativi.

L’idea di scrivere questo articolo nasce da questo periodo di test continui dove stiamo sperimentando sulla nostra pelle l’esperienza dello spostamento tra un OS e l’altro. Potrebbe sembrare un problema limitato al nostro uso che ci “costringe” a cambiare continuamente Smartphone e ripristinare le impostazioni su ogni device, ma, abituati a cambiare di continuo ormai non è più un problema perché conosciamo a memoria l’iter da eseguire.

Pensare alle problematicità che incontra l’utenza normale in alcune situazioni ha suscitato in noi lo stimolo per le righe che seguiranno.

La problematica principale è quella di poter importare tutti i dati fondamentali da un telefono ad un altro. Se parliamo di sistemi operativi chiusi come Windows Phone e iOS il backup è una cosa piuttosto semplice, ormai.

Su iOS basta creare un account Apple cui legherete tramite il noto iCloud -5GB di spazio gratuito- tutti i vostri file, dalle foto, alle impostazioni, alle api già scaricate nel telefono. Su iOS c’è un vantaggio enorme che ancora segna un solco netto con la concorrenza, la possibilità di fare il backup offline in modo da poter ripristinare il telefono senza il vincolo della connessione Internet  e della sua velocità. Per esperienza vi confermiamo che questa “feature” è davvero di una comodità e rapidità incredibile. Su questo sistema avete quindi una doppia scelta, la cosa in assoluto migliore.

Su Windows Phone tutte le vostre impostazioni, foto, video, app e schermata Start vengono salvate sul vostro account Microsoft negli ormai 30 GB di spazio che avete a disposizione. Non potete eseguire il backup offrire ed è un peccato perché se avete molte app e foto per ripristinare totalmente il backup ci vorrà qualche ora.

Su Android c’è una lacuna incredibile da questo punto di vista: potete salvare immagini e video sul Cloud di Google, come per altro su qualunque Cloud, ma non c’è modo di avere tutte le app, gli account mail, e le impostazioni principali salvate. Le app le scaricherete dal Google Play Store, però non è una cosa automatica, dovrete farlo manualmente. La cosa più snervante è ripristinare tutte le altre impostazioni, una per una perché non c’è modo di salvarle da nessuna parte.

Anzi, un modo ci sarebbe, registrarsi nel Cloud del produttore, che sia Samsung piuttosto che HTC o Asus e fare il backup sui loro server. Ci domandiamo perché dopo avere 1000 account di ogni tipo dovremmo registrarci ulteriormente per caricare il nostro backup su un servizio che, alla fine dei conti, ci permetterà il ripristino solamente quando decideremo acquisteremo un device dello stesso produttore. Troppo vincolante.

Voi che ne pensate?

Crediamo che un sistema per certi aspetti molto maturo come Android debba spingere molto in questa direzione, l’utenza che prova altre piattaforme, e in particolare iOS dove questa operazione è semplicissima, non dimentica questi “dettagli”.

Un saluto ai nostri lettori.

 

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About Author: Andrea Toffolo

Nato a Pordenone nel 1991, città in cui vivo attualmente. ho sempre avuto la passione per la tecnologia: già a tre anni mi facevo spiegare il funzionamento degli impianti a fune che visitavo nelle vacanze: tutt'ora è un argomento che seguo con piacere. Negli ultimi 5 anni sono entrato nel vortice della tecnologia mobile e sono nell'occhio del ciclone, impossibilitato ad uscirne, sembra. Adoro tendenzialmente tutto ciò che è tecnologia, il confronto e i commenti costruttivi. Sono a vostra disposizione, quindi commentate e chiedete tutto quello che volete.

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