Western Digital Scorpio Black 750 GB (modello WD7500BPKT): recensione completa

Procediamo ora con la recensione finale di questo capiente disco da 2.5″ realizzato da Western Digital, disegnato per il segmento alto della fascia notebook, per coloro i quali cercano prestazioni desktop like anche su un portatile.

Abbiamo testato questo disco inserendolo come banco di prova all’interno di un desktop caratterizzato da prestazioni di medio livello, quindi s’è deciso di condividere tutto con voi.
Come visibile anche dalla descrizione l’abbiamo provato su un Gateway FX6802, così da poterlo inserire in un contesto di media diffusione: prima di procedere con un’analisi dettagliata abbiamo pubblicato questo rapido sguardo sul prodotto che vi consiglio di vedere così da farvi un’idea più ampia sullo stesso.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Specifiche

Vista l’ampia gamma chiamata Scorpio Black, ovviamente di Western Digital, vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: in ogni caso il modello analizzato lo trovate QUI.

Consumi, temperature

Come vi abbiamo detto poco fa il disco è un prestante puledro che gira a 7200 giri/min ma che richiede poco in termini energetici tanto che per farlo funzionare bastano un paio scarsi di Watt.
In pratica, l’uso di questo disco, permette di avere un consumo paragonabile a quello che avreste utilizzando un 5400 giri, ma conservando le prestazioni di un 7200 tradizionale.

Considerando la temperatura che raggiunge ne consiglio l’utilizzo in qualunque sistema si voglia impiegare lo stesso, non ci sono noie in termini d’uso nè in notebook, nè in netbook nè in desktop.

Spettacolare se considerate le prestazioni che raggiunge, le quali verranno analizzate a breve.

Come visibile a seguire, eccovi la temperatura letta nel nostro sistema monoventola appena l’abbiamo collegato:

mentre la seguente è la temperatura raggiunta quando messo in funzione con scrittura di dati random non intensa, quindi rappresenta il funzionamento a regime di tale disco:

ed infine quest’ultimo è il valore raggiunto quando l’unità viene messa sotto stress, ossia quando la si va a riempire integralmente saturando la banda in lettura/scrittura:

valori che esemplificano più che chiaramente che ci troviamo di fronte ad una unità ben dissipata, senza fronzoli e decisamente sfruttabile anche a livelli elevati di richieste di banda.
Insomma, buona soprattutto per notebook ad altre prestazioni.

Prestazioni

A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.

Iniziamo dal tempo di accesso che registriamo, attraverso HD Tune, essere di 15 ms:

valore che appartiene al segmento alto della tipologia di disco rotativo cui appartiene questo esemplare.
Non sarà certo paragonabile alle frazioni di ms raggiungibili dagli SSD, ma per essere un “semplice” 7200 è molto valido, visto che abbiamo un disco con un rapporto spesa/capienza decisamente buono.

Proseguiamo ora con Atto che ci fa quasi sognare considerando che arriva ad avere prestazioni persino superiori a quelle del disco da desktop modello WD30EZRS:

elemento che associato all’access time di poco fa rende chiaro come questo disco possa sostituire tranquillamente il disco primario anche in contesti dove le operazioni di calcolo sono critiche, come nel caso del programma Hyper PI:

che non mostra differenze evidenti rispetto ad analoghi test eseguiti su un FX6802 dove si riesce a sfruttare appieno la CPU senza avere colli di bottiglia.

In ogni caso non potevamo esimerci dal testare questa unità anche con un altro software molto comodo per mostrare la bontà in scrittura random 4K, come anche nella gestione dei valori di iops, nonchè in grado di eseguire un Copy benchmark ed un Compression benchmark:

elementi, questi ultimi, che rendono apprezzabili e soprattutto applicabili i valori raggiunti dal disco anche nell’uso quotidiano dell’esemplare.

Conclusioni

Dopo aver usato questo disco sia in un portatile sia in un desktop posso affermare che sarà un ottimo compagno per coloro i quali, come me del resto, desiderano avere prestazioni innanzitutto ma con un occhio interessato anche al risparmio energetico.
Personalmente, infatti, non ho mai sopportato i dischi rotativi con velocità inferiori ai 7200 giri/min proprio perchè erano estremamente lenti, poco prestanti e mancavano di reattività però ne invidiavo le capacità di mantenere decente l’autonomia in un portatile.

Con questo Scorpio Black non sarà più necessario quindi scegliere tra prestazioni e consumi, poichè si potrà soddisfare entrambi questi aspetti acquistando un disco con un ottimo rapporto spesa/resa dato che le prestazioni raggiunte sono un punto di riferimento addirittura per il segmento 7200 giri da desktop e non solo considerando i prodotti da notebook.
Un gioiello di disco, insomma.

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