Shuttle SH87R6: Recensione Completa

Arriviamo ora a condividere con voi le nostre impressioni d’uso in merito a questo barebone, con questa recensione di Shuttle SH87R6 vi facciamo un sunto del possibile impiego dopo aver condiviso:
unboxing
galleria fotografica

Da ormai qualche settimana abbiamo il piacere di aver avuto questo barebone Shuttle tra le mani, eccovi la recensione completa di un elemento di per sè semplice ma funzionale che ci ha permesso di ottenere buoni risultati in termini di prestazioni a fronte di un costo per comprarlo nel negozio d’informatica preferito piuttosto contenuto.

Siamo pratici, Shuttle SH87R6 è la naturale evoluzione dei precedenti elementi:
Shuttle SH67H7
Shuttle SZ77R5
che poi non sono altro che una versione più espandibile della famiglia Slim PC cui appartiene Shuttle XH61V nella quale, però, NON potete inserire una VGA di tipo dual slot.

Come ormai da prassi vi rammento di visitare il sito ufficiale per avere le info più aggiornate, lo trovate QUI.

Faccio anche una piccola parentesi per ricordarvi che questo esemplare è stato mostrato durante l’evento Frogbyte 2014, QUI ne trovate un sunto, ed è stato usato anche usato per mostrarvi come realizzare un buon PC gaming consumando relativamente pochi euro ma portando a casa un ottimo risultato finale, come verificabile QUI.

Il concetto di barebone è un qualcosa di oggettivamente poco noto in termini informatici, lo verifico io stesso chiedendo lumi ad alcuni negozi di informatica, ed è riassumibile con una sorta di computer dotato di scheletro senza le dovute personalizzazioni; essenzialmente un barebone è una parte di computer dove trovate chassis con scheda madre, alimentazione e dissipazione ma senza:
– CPU
– RAM
– dischi (HDD, SSD, ODD)
– VGA
e potete verificare voi stessi tramite il videoapprofondimento linkato sopra, in merito al computer gaming sotto le sei centinaia di euro di spesa.

Passiamo ora a capire cosa deve fare una macchina barebone.

Shuttle SH87R6 si presenta come un elemento ben ventilato e ben alimentato, per lo scopo d’uso che abbiamo ipotizzato noi è qualcosa di perfetto perchè può portare in dote un elemento da 500 W, quindi sufficiente anche per VGA di fascia high-end, nonchè dissipato a sufficienza lato CPU per non creare problemi di surriscaldamento. Sicuramente non è adatto a chi vuol fare overclock, questa pratica infatti richiede doti di dissipazione fuori dalla norma, e in questo elemento Shuttle manca la possibilità di inserire elemento aftermarket degni di nota come Arctic i30 (QUI un riassunto dei focus). L’unità di alimentazione di serie è di 35o W, ricordatevi di far presente all’azienda di sostituirvela con un elemento di potenza maggiore se per voi è necessario inserire una grafica discreta; in entrambi i casi parliamo di unità di alimentazione stabili in grado di mantenere correttamente la scheda madre di bordo.

L’altro aspetto importante riguarda il discorso estetico poichè la compattezza e la finitura complessiva, proprio perchè il barebone generalmente è studiato per minimizzare gli ingombri, sono caratteristiche ben riuscite tanto da permettere un impiego di questa unità sia come gaming PC, sia come media center, sia come download manager.

La stessa possibilità di espansione è buona poichè vi permette di avere una baia mSata per inserire il vostro SSD preferito, così da avere un boot fulmineo, un paio di slot da 3.5″ ed un vano da 5.25″ correndando il tutto con due slot PCIe usabili a piacere. Ottimo davvero a livello di ottimizzazione di spazi interni per offrire prestazioni inaspettate da un elemento così dimensionalmente contenuto.

In definitiva Shuttle SH87R6 sorprende perchè all’inizio ti aspetti un qualcosa nella media, invece ne esce a testa alta. A breve ne mostreremo degli altri, seguiteci come sempre per non perdervi nulla.

 

 

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About Author: Giuseppe Ragozzino

Friulano verace trapiantato a Milano per studiare Ingegneria Meccanica. Amo diverse cose nella vita, tra di esse vi è la tecnologia nelle diverse sfumature che assume e così, seguendo una scommessa fatta con i compagni dell’università, s’è deciso nel marzo 2010 di iniziare l’avventura di ForMobileS.info assieme all’amico e collega Luca Viscardi. Questo sito, oggettivamente nato per caso, ci sta dando soddisfazioni che mai avremmo pensato di ricevere in così poco tempo tanto che ad oggi non torneremmo assolutamente indietro: speriamo solamente di continuare ad avere il tempo di dedicarci con cura, competenza e passione all’argomento anche se sempre più spesso i momenti per proseguire scarseggiano. Colgo l’occasione, assieme a Luca, di ringraziare tutte le svariate migliaia di persone che finora c’hanno ascoltato e che con le loro domande ed i loro dubbi c’hanno aiutato a crescere ed a migliorare noi stessi portandoci dove siamo oggi con qualche milione di visite all’attivo. Ciò che ci fa perseverare è la fiducia e la gratitudine che ci mostrano gli utenti, motivo più che valido per continuare come fatto finora.

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