Panasonic Toughbook CF-53: recensione completa

Su questo notebook che esplora la fascia media dei semi-rugged targati Panasonic, all’interno della famiglia dedicata ai professionisti “protetti” in movimento, già abbiamo creato degli approfondimenti per voi e precisamente abbiamo già pubblicato:
unboxing
galleria fotografica
parziale smontaggio
che vi consiglio di tenere sott’occhio in quanto non riporteremo nulla di quei pezzi nella recensione, visto che vogliamo snellire il testo a seguire.

Dopo lo stacco trovete le specifiche nonchè l’analisi di questo computer.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questo CF-53, elemento semi-rugged middle class di Panasonic di questo termine 2011.
Il computer è un buon compromesso tra prestazioni, completezza d’insieme e robustezza: così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava interessante mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questo device.

 

Specifiche

Per quanto riguarda questo aspetto potremmo anche copiaincollare qui gli attuali dati, tuttavia vi rimando al sito ufficiale rammentandovi che la versione di computer da noi analizzata era dotata di Windows 7 Professional supportato da Intel i5 2520M, disco da 320 GB, 4 GB di memoria RAM nonchè la scheda grafica integrata.
Il cliente ha discreta libertà di personalizzare la macchina che acquista, il listino parte dai 1550 euro iva esclusa fino superare di poco i 2000 euro a seconda di quanto “full optional” lo andate a scegliere, esiste infatti anche la versione touchscreen.

Dimensioni, linea, design

In questo caso parliamo di un portatile mediamente compatto (per la categoria d’appartenenza), dotato di display da 14″ con una risoluzione 1366×768: il fatto di donare una risoluzione HD Ready su un display sotto ai 15″ è buona cosa.
Lo schermo non poteva essere molto più esteso pena un aumento considerevole d’ingombro.

Per portarselo appresso non servono borse o zaini, ci sta già una comoda maniglia inserita ed estensibile, ma se preferite arricchirlo di accessori allora vi servirà una tasca di dimensioni pari a 340x285x50(h) mm.
Il peso del solo computer si aggira sui 2630 grammi in assetto d’uso con la batteria standard che aumentano di 500 grammi se si procede al trasporto anche del relativo alimentatore, caratteristica che assieme alle dimensioni di cui sopra rende questo notebook un computer portatile adatto anche all’uso in mobilità quando questa si realizza in ambienti non amichevoli.

Per quanto riguarda il design trovo che sia serioso ma decisamente curato nei dettagli, negli allineamenti ed oltre a quanto già osservato nell’articolo della galleria fotografica, trovo importante segnalare la solidità delle cerniere poste alla base del display: per un tradizionale uso da ufficio sono sovradimensionate, come ottima è anche la protezione riservata alle porte sparse per il computer in analisi.
Nonostante sia un portatile semi corazzato garantisce un’apertura di 180°. Straordinario.

La qwerty integrata risulta dotata del design tradizionale e non di quello attualmente in voga, ossia quello ad isola, e mantiene la digitazione molto comoda e precisa nonchè morbida anche nell’uso veloce. Manca la tastiera retroilluminata, al buio è utilissima, poichè potenzialmente più delicata rispetto quella standard e s’è preferito evitarla.
Risulta selezionabile come optional, se pensate di lavorare spesso al buio ne viene da me caldeggiato l’acquisto per evitare l’affaticamento della vista.
Buono il touchpad, valido anche in posizioni non ergonomicamente consigliate.

Come sempre, comunque, è un aspetto molto personale sul quale diamo solamente qualche impressione, potete tranquillamente giudicarlo da voi vista l’ampia serie di immagini pubblicate.

Autonomia, batteria, alimentatore

Il modello in questione porta in dote una batteria a 6750 mAh, batteria quindi più che sufficiente per far lavorare l’utente circa 6/6.5 ore.
Abbiamo particolarmente controllato l’aspetto derivante l’uso di prodotti più business oriented che appartenenti al settore entertainment, come potrebbe essere la riproduzione di contenuti a 1080i50 di una Canon HF-S21, tuttavia ritengo che anche con un uso più massiccio delle risorse energetiche possiate ritenervi in grado di far vivere la macchina -lontano da una presa a muro- almeno 3.5 ore (scenario d’uso tipicamente riconducibile ad un contesto quale la fruizione di materiale multimediale).
L’analisi si riferisce comunque all’utilizzo della batteria integrata, esiste anche una variante a 9 celle per autonomia maggiore (ma anche maggior ingombro) tanto da riuscire a coprire la giornata lavorativa.

In ogni analisi, comunque, si considera sempre una soluzione di medio carico.

L’alimentatore è da 110 W, quindi i tempi di ricarica sono sufficientemente stretti da permettersi una ricarica pressochè completa in poco meno di 3 ore.
Non ho notato particolare surriscaldamento di questo componente, buona cosa anche il fatto d’essere insolitamente compatto.

BIOS

In questo caso, a differenza di tanti altri computer che ci son passati tra le mani, non abbiamo notato le limitazioni tipiche dell’ambito notebook, in questo esemplare troverete qualche chicca interessante.
Esclusivo avere un pannello di diagnostica interna, così completo e sviluppato, si vede che la macchina nasce per il lavoro: pochi fronzoli estetici ma tanta sostanza.

Nello spezzone video a seguire mostriamo rapidamente la configurabilità del BIOS.
Come si può apprezzare dal filmato lo spazio di manovra, in questo caso, è ampio visto che gli elementi attivabili/disattivibili da parte dell’utente riguardano praticamente tutti gli aspetti della mobo del sistema con inclusa una comoda utility di test.

Già che c’eravamo, mostriamo anche i tempi di boot della macchina stessa, sono validi considerando l’abbondanza di software preinstallati configurati in autoavvio.

 

Connettività

Dalla scheda tecnica -le specifiche le trovate linkate sopra- si può dedurre già sulla carta che sul computer in questione ci sono le connessioni ormai più diffuse.
Le abbiamo riportate anche nell’analisi presente in galleria, ma è importante sottolineare la presenza di HDMI (oltre alla VGA) poichè grazie alla scheda video integrata vi si fornisce la chance di sfruttare tale computer come motore del vostro centro d’intrattenimento domestico.

Avete una porta USB 3, praticamente avete tutto quanto possa risultare necessario nell’uso di un portatile: visto e considerato lo spazio disponibile avrei preferito averne un paio di porte USB 3 per massimizzare le prestazioni.
Così com’è potete sì lavorare sfruttando un HDD esterno ad alte prestazioni, tuttavia in caso di scambio dati una seconda analoga USB sarebbe stata fondamentale per non rischiare un collo di bottiglia.

Grazie alle foto abbiamo ripreso la posizione delle singole porte, anche utilizzando comunque pendrive di un certo spessore come le Kingston DT310 e DT Ultimate G2 non ho riscontrato problemi d’inserimento e/o interferenza. Buona cosa.

Sulla cornice del display c’è la possibilità d’avere anche una camera integrata in grado di effettuare videochat, ma è optional perchè si ritiene tale per la destinazione d’uso di questo portatile.
Questo computer può anche gestire sorgenti audio extra, buona la qualità delle casse (insolitamente potenti per un corazzato) nonchè la disposizione delle entrate audio poste nella parte frontale.
Strano che queste ultime siano le uniche 2 connessioni a non essere protette da uno sportellino.

Espandibilità

Anche in questo portatile non si può modificare chissà che cosa, possiamo comunque procedere all’apertura dello stesso e modificare/upgradare componenti come il disco primario, la RAM, la scheda WWAN e la scheda WLAN.

Come visibile dai video focus dedicati, accedere al vano interno è discretamente facile per poter procedere all’inserimento di un disco più capiente da 2.5″ e 9.5 mm, come potrebbe essere il Western Digital Caviar Black da 1 TB (QUI trovate quanto pubblicato sul modello da 750 GB, a breve faremo alcuni focus anche sul taglio maggiore).
Possiamo anche inserire un SSD, sempre nel taglio da 2.5″, cosa che consiglio caldamente visto il boost prestazionale che renderebbe questa macchina una bestiola interessante: tutte le soluzioni di memoria, per essere configurate, devono però far dipendere l’utente dall’azienda visto che non risulta possibile aprire, da parte dello stesso, il box che contiene il disco di sistema.

A bordo sono presenti anche due slot per PC Card, ottime per poter aggiungere periferiche extra.

Gestione GPU

Questo computer non nasce per giocare, la sua destinazione d’uso principale è e resta l’ufficio e/o l’officina/cantiere -con tutte le possibili declinazioni del caso- è palesato da innumerevoli dettagli che rimanga indirizzato in questo modo.

In ogni caso abbiamo voluto far girare il classico trio di benchmark targati Unigine, così eccovi i risultati:

attraverso i quali però non si percepisce l’ottima fluidità di lavoro anche con un sistema dual screen nel quale il secondo monitor è un 1920×1080.
In questo contesto il computer se la cava più che bene anche nella riproduzione di contenuti 1080i50 (realizzati dalla Canon di cui sopra) su schermo esterno FullHD nativo.
Ottima cosa per un computer prettamente da lavoro.

Gestione HDD

Poco sopra abbiamo indicato il fatto di avere un hard disk da 320 GB realizzato da Hitachi, buon disco anche se non rappresenta il miglior rotativo in circolazione.
Arriviamo quasi ai 70 MBps, quindi se decidete di cambiare il disco di sistema, piuttosto di passare ad un Caviar Black vi consiglio di ponderare l’acquisto di un SSD che stravolgerà -in positivo- le prestazioni di tale gingillo.

Ecco i risultati di Atto:

mentre questi son quelli registrati grazie a As SSD:

grazie ai quali si evince la più che discreta usabilità nel quotidiano del computer in analisi.
Non pretendete però prestazioni velocistiche, sia chiaro.

Terminiamo con il mostrarvi la distribuzione della velocità d’accesso, in media di poco inferiori ai 19 ms:

nonchè un’eccellente gestione della temperatura tanto da avere un comparto fresco ma discretamente prestante nello stesso momento:

come testimoniato da CrystalDiskInfo che negli screenshots soprastanti indica rispettivamente le temperature d’inizio, di funzionamento medio e di picco (che si registra solo in caso di massimo stress dell’unità).
Tale pacco HDD può funzionare anche con temperature ambientali inferiori allo zero.
Direi ottimo dettaglio!

Monitor integrato, gestione temperature

Come detto nei filmati relativi a questo prodotto, il display ha una risoluzione nota come HD Ready quindi in grado di mostrare filmati in alta qualità senza la presenza di invadenti bande nere.
Lo schermo HD LED è anti-riflesso e anti-bagliore, valido anche per l’uso in contesti dove il sole è una presenza consolidata.

Non sarà specifico per la grafica, per quello c’è l’U2711, ma il suo lavoro lo fa comunque bene vista la necessità di supportare contesti vari ed eventuali.
La stessa fedeltà ai colori risulta molto buona contrariamente alla media dei portatili in commercio: la variazione indesiderata dei colori si avverte specialmente quando ci si sposta sull’asse verticale verso il basso (se vi abbassate dalla posizione d’uso tradizionale, per intenderci) mentre la bontà sull’asse orizzontale permette di lavorare, quindi osservare eventuali schermate, agevolmente in 3 elementi affiancati (ergo l’utente con un paio di amici/colleghi).
Anche grazie a questo dettaglio troverete comodo e veloce piazzare il notebook sul piano di lavoro senza curarvi eccessivamente dell’ergonomicità della postazione d’uso.

Per chiudere questo stralcio è corretto menzionare la gestione della temperatura, il punto più caldo (nell’ottica di un uso tradizionale) di questo portatile è presente nella parte alta destra della qwerty che, di picco, raggiunge i 31.6°C con un ottimo riflesso sul buon feeling durante l’uso.
L’insieme procio+grafica, se spremuto al massimo, rende necessario un discreto volume d’aria per procedere alla corretta ventilazione della macchina anche se la ventola non diventa mai acusticamente invadente nè l’aria eccessivamente calda visto che non siamo andati sopra i 42.1°C.

Dato lo spessore, secondo me, la dissipazione è realizzata abbastanza bene visto che non necessita di particolari inclinazioni del piano del notebook per garantire il corretto afflusso d’aria al sistema: l’apertura della griglia della ventola è comunque minima, appena dimensionata per non essere un’ostruzione costante allo sfruttamento massiccio della CPU.
Direi un altro punto a favore.

Gestione CPU, prestazioni

Windows 7 consegna un valore di 4.7 a questa macchina:

dove l’elemento peggiore è rappresentato dalla scheda grafica integrata Intel. Lo stesso Windows ne riconosce i limiti, ma ne apprezza le potenzialità che sopra abbiamo evidenziato anche noi.

Per quanto riguarda il processore parliamo di un Intel i5 con 4 processori (sono threads, per esser precisi) visti dal sistema operativo che di norma si clocca sul valore di 2.5 GHz con leggere capacità di gestione dell’oveclock automatico (fino a 3.2 GHz).
Per mantenere comunque un valido equilibrio termico il procio ha un clock molto dinamico, come vedremo tra poco, così da non rischiare di far innalzare eccessivamente le temperature d’esercizio.
Consideratelo comunque come un ottimo procio di lavoro, affidabile e performante: risulta essere fedele alle richieste di Windows, ove necessario pompa potenza di calcolo, ove superfluo si parcheggia undercloccandosi e restituendo freschezza all’insieme macchina.

Strano però non trovare una unità i7 QM visto lo scarto ridotto di costo considerando il passaggio al 2670QM, magari come optional.
Immagino l’abbiano evitato per non rischiare un pernicioso surriscaldamento dello stesso visto quanto enunciato poco sopra.

L’abbiamo testato, il procio i5 a bordo, con OCCT e con HyperPI, in merito al quale riportiamo lo screenshot relativo al tempo di acquisizione di 32M di elementi a 24 iterazioni:

Come visibile dall’ammontare del tempo complessivo il sistema risulta allineato alle prestazioni di un desktop di fascia medioalta rendendo l’elemento procio l’elemento di spicco del sistema visto che il range si attesta sui 21 minuti che per un portatile sono decisamente buoni.
Lo stesso Windows 7, infatti, lo classifica come punta d’eccellenza.
Altro punto positivo.

Terminiamo con lo stability test di AIDA64:

il quale ci permette di verificare la stabilità del sistema che ci troviamo tra le mani, arrivando a comprendere come si comporta tale unità se messa sotto stress per un tempo variabile, normalmente una mezz’oretta.

In pratica si dimostra come tale CF-53 sia in grado di supportare perfettamente le tradizionali necessità da ufficio con carichi anche consistenti di lavoro vista la robustezza fisica d’insieme e vista la tenuta in condizioni di esercizio gravose: potete quindi tenerlo acceso tutto il giorno chiedendogli pure l’extra di essere spremuto in caso di picchi di richieste di calcolo.
Per un elemento corazzato e portatile credo sia un plus interessante.

Conclusioni

Il layout del computer è ordinato, completo di tutto quanto possa risultare necessario nell’uso di un portatile business in mobilità.
In aereo o in macchina oppure in treno è un compagno valido visto poi che con una buona pianificazione del consumo energetico potreste arrivare a coprire persino le tradizionali 8 ore lavorative.

Con l’adozione degli ultimi Intel il divario con i predecessori, come il CF-52, aumenta non solo per prestazioni ma anche per leggerezza conservando però robustezza e quindi durata nel tempo.
Nulla è indistruttibile, tuttavia in ambienti come officine e/o cantieri questo Panasonic sarà un buon servo quotidiano.
Parliamo di una soluzione più sottile, del 5%, e più leggera del 15%: lo considero un buon affinamento del prodotto visti i non ampi margini di manovra.

Questa unità può essere arricchita con un pannello touchscreen, con la tastiera retroilluminata e con la webcam. Sono considerati optional da parte di Panasonic e stavolta mi trova d’accordo, non sono infatti indispensabili nelle tradizionali situazioni d’utilizzo della macchina ed evitarli per ridurre il costo finale è buona cosa.
Videochattare dall’officina non è infatti un must.

Pregevole il fatto d’avere la WWAN a bordo, sarà come avere una pennetta 3G senza la noia di avere tale periferica a sbalzo.
Ottimo anche il fatto d’avere un sensore GPS, in cantiere potrebbe tornare utile.

Particolari difetti non si sono evidenziati, nulla quindi è veramente mancante ma come al solito si potrebbero introdurre alcune migliorie come la doppia USB 3 oppure un pacco HDD modificabile on-the-go senza richiedere assistenza a distanza.
In caso di fretta o di emergenza sarebbe fondamentale.
Di base, infine, inserirei un 7200 giri, perchè il 5400 che hanno inserito castra un poco nell’utilizzo più smaliziato.

Tale notebook semi-rugged, quindi, mantiene le promesse che fa sulla carta poichè ha buone performance e buona capacità di assorbire urti e cadute negli ambienti di lavoro tipicamente aggressivi (per sporco e durezza ambientale) ma ricordatevi che se andate a scalare le montagne o finite in mezzo alla giungla è imperativo pensare ad una soluzione completamente corazzata come a breve vi mostreremo.
E brava Panasonic, il nostro viaggio all’interno del marchio inizia bene.

 

 

 

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