LaCie XtremKey 16 GB: recensione completa

Abbiamo avuto il piacere, eravamo molto curiosi di vedere come funzionava, di recensire questa spettacolare penna ultraresistente nei giorni passati.
La stessa può essere usata come portachiavi, vista la presenza di un anello metallico che risulta in grado di agganciare più chiavi in un colpo solo senza incontrare particolari problemi.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Prima di procedere ad una analisi numerica ed un attimo più puntuale volevo soffermarmi sugli aspetti essenziali di questa solida pendrive.
La penna è corposa, questo è indubbio se la confrontiamo con il panorama offertoci dalla moltitudine di competitor, i quali però non possono ugualmente garantire prestazioni simili in un device così compatto.
Come si vedrà poco oltre, infatti, la banda in lettura/scrittura è di tutto rispetto visto che riesce a saturare la banda USB 2 e riesce a resistere a prove che definire distruttive, per una flashdrive tradizionale, è dire poco.

 

Specifiche

Essenzialmente ci son quattro modelli, da 8/16/32/64 GB, tuttavia ne potrebbero arrivare degli altri e così vi rimando al sito ufficiale per semplificarvi la vita, considerando comunque il fatto di avere come oggetto della recensione l’attuale modello intermedio da 85 euro.

Consumi, temperature

Questa periferica è compatibile, nonchè mi risulta funzionare correttamente, sia con porte USB 2.0 che attraverso porte USB 3.0.
In nessun caso, comunque, è richiesta un’alimentazione extra sia intesa come ulteriore cavo USB da inserire o come reale alimentatore esterno e quindi la penna è assolutamente autonoma. Buona cosa.

Durante il normale funzionamento la penna viaggia a temperatura ambiente, nel nostro caso specifico l’ambiente di test stava sui 28°C e la pendrive faceva leggere una temperatura di 33°C quindi sicuramente un valore appropriato, nulla quindi di esagerato nè sconveniente per un eventuale afferraggio al volo.
Sicuramente buona parte del calore viene dissipato dal case metallico, ma tant’è che in ogni caso non genera alcun problema.
Di picco, quindi quando sfruttata per tutta la sua capienza al massimo della banda possibile, ho letto 36.1°C ossia si raggiunge l’equivalenza con la temperatura corporea di un essere umano in condizioni buone di salute così da non generare il problema di percepire delta di temperatura tali da procurare fastidio nell’utente.
Ottima cosa.

Appena scollegata dal sistema si può poi procedere con l’inserimento della stessa all’interno del suo involucro protettivo, vedere la galleria, così da portarsela in giro senza noie.

Test estremi

Abbiamo anche chiesto, come detto nel video, il permesso a LaCie per poter procedere con l’esecuzione di alcuni test di resistenza alla temperatura, allo schiacciamento e quant’altro indicato sulla confezione di vendita.
Ci han dato il loro consenso a procedere, quindi questa fiducia c’ha fatto ben sperare anche se poi ci siamo interrogati assieme all’ufficio stampa su come potevamo rendere giustizia, con nostri semplici test amatoriali, alla bontà della chiavetta.

Potevamo metterla in forno, in freezer, farci passare sopra un camioncino tuttavia già quando dovevamo verificare la tenuta ai 100 m ci siamo scontrati con la necessità di avere una sorta di camera iperbarica parcheggiata in salotto.
Onestamente ci manca.

Poi s’è visto che online è presente già un video con i test suddetti, quelli più facilmente riproducibili, quindi abbiamo deciso di riportare quello piuttosto che farne uno diverso ma che alla fin fine sarebbe stato molto simile.
Spero vi sia sufficiente per capire la robustezza o meno dell’insieme.

 

Prestazioni

Ora inizia la parte più interessante dell’analisi di questa pendrive.

Come nostra abitudine iniziamo con il capire quanto tempo ci si mette a trovare un dato di nostro interesse, così attraverso HD Tune ricaviamo un risultato di 0.4 ms:

in pratica è paragonabile al risultato raggiungibile da un SSD collegato internamente al computer, visto che rientriamo sempre al di sotto della soglia dei 0.5 ms.
Nella sostanza significa che la ricerca di un dato xy è istantanea, azzerando quindi eventuali tempi morti per la ricerca dei dati stessi.

Successivamente a questo test realizziamo anche un test con Atto, per capire la distribuzione delle velocità in lettura/scrittura, grazie al quale abbiamo visto una banda di 35/23 MBps attraverso una connessione USB 2 mentre si toccano i 36/25 MBps attraverso una USB 3:

dove è chiaro che l’aumento è minimo, ma tale approfondimento è stato creato appositamente su richiesta di un utente e così è stato pubblicato.

Ma non ci siamo fermati qui e abbiamo continuato la nostra analisi facendo girare su un Gateway FX6802 il programmino Hyper PI raggiungendo valori però distanti rispetto a quelli toccati con l’utilizzo di un disco interno WD30EZRS:


cosa utile per dimostrare che in caso si debba lavorare con lunghi processi di calcolo sui dati contenuti nella pendrive USB 2 è meglio copiare la cartella sul disco di sistema, eseguire i calcoli e solo successivamente riportarli sulla pendrive.

Per completezza d’informazione pubblichiamo anche i test eseguiti con As SSD:


Conclusioni

Questa unità da 16 GB è discretamente capiente per permettervi di portare con voi numerosi documenti, dati e media vari, probabilmente sarà sufficiente per soddisfare le necessità di storage di una larga fetta della popolazione, ma sicuramente è la pendrive più solida e resistente sulla quale io abbia messo le mani.
Assolutamente ineccepibile.

Usualmente le pendrive son realizzate con un guscio di policarbonato, niente di che considerando che se vi cadono anche soltanto una volta sul calcestruzzo possono aprirsi in due e saluti a tutti i dati che memorizzavano.
Questa pendrive invece si discosta dalla prassi ed è consigliata per tutti coloro che vanno spesso in cantiere, in montagna o in mezzo alla natura e che necessitano di un drive robusto ma comunque usabile en plein air.

Sicuramente l’ottantina di euro per avere l’esemplare da 16 GB non sono pochi, ma acquistano valore se considerate la protezione che questo hardware può fornire all’integrità dei vostri dati visto e considerato che poi li legge riuscendo a saturare la banda offerta dall’USB 2.

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