Come promesso analizzerò pian piano gli aspetti essenziali di iPhone 4, criticandoli o plaudendoli ove necessario e doveroso.
Dopo l’articolo in merito al tipo di CPU impiegata da iPhone è ora giunto il momento di prestare attenzione al display, l’unica cosa degna di nota di iPhone 4. Tale schermo ha una definizione di 960×640 ossia il quadruplo degli iPhone attualmente disponibili.
Avere display 480×320 su un telefono che si considera top di gamma era effettivamente molto ridicolo nel 2010. Ma c’è un ma.
Tale display dotato di tecnologia IPS può essere sicuramente preso come metro di paragone, tuttavia non è vero quanto affermato da Steve Jobs (e ti pare…) durante il keynote riguardo alla capacità dell’occhio umano di percepire solamente 300 ppi: nella realtà ne riesce a percepire il 159% rendendo il Retina Display, di fatto, non sufficiente a rendere le immagini omogenee come Apple vuol farvi credere.
E siamo a due baggianate dette e ribadite più volte durante un evento ufficiale. Complimenti Apple, soprattutto complimenti a Jobs.
Tale affermazione poi è supportata dalle parole di Raymond Soneira, presidente e fondatore di DisplayMate Technologies Corporation.
Quindi Retina Display è migliore dei display di tutti gli Android in circolazione (hanno densità variabili tra i 210 ppi e i 270 ppi i modelli migliori) tuttavia non è così perfetto come pareva dovesse essere. Inoltre consuma circa il 30% di elettricità in più rispetto uno schermo SuperAMOLED di Samsung.
Se come guadagno visivo infatti siamo nell’ordine del 3-5% la perdita dal punto di vista dell’autonomia è notevole, peculiarità compromessa assai di meno dai display di Samsung che offrono anche un contrasto cromatico migliore oltre che una maggiore profondità del nero.
Come dico sempre: occhio a quello che vi dicono alla Apple, quasi sempre non è vero!