Nella prassi comune il terminale è anche chiamato DOS.
Sbagliando.
Tuttavia forse molti di voi avranno già capito di cosa sto parlando.
In un sistema operativo un terminale (o shell) è un software che permette la comunicazione tra utente e sistema e permette l’avvio di altri programmi. Insieme al kernel è una delle componenti principali di un SO, noi prenderemo sempre in esame shell testuali nessun desktop environment sarà usato.
Esiste quindi sia per Windows che per Linux o per Mac.
In pratica sarà un po’ come tornare agli albori dell’informatica (volete Android? E mò pedalate…) tuttavia dopo un breve apprendimento per i più giovani e una rapida riesumazione per noi…ehm, veterani della riga di comando diventerà quasi divertente vedere quanto le moderne UI siano fondamentali nell’uso quotidiano.
Quindi, vi chiederete, ma cosa devo scaricare e installare per usare tale arcano?
Nulla, l’avete già nel vostro SO, anche se forse non l’avete mai visto.
Di seguito l’apertura dello stesso con i comandi essenziali per i 3 SO più diffusi.
Microsoft Windows:
– Con XP andate su Start –> Esegui… –> digitate cmd –> date invio
– Con Vista/W7 andate sul bottone Win –> digitate cmd nel campo cerca –> date invio
Linux:
All’avvio un sistema GNU/Linux avvia generalmente 7 terminali virtuali, 6 con una shell testuale e 1 con una shell grafica.
– Per averne uno attivo di testuale basterà premere uno dei tasti da CTRL+ALT+F1<–> CTRL+ALT+F6 mentre per tornare a quello grafico bisognerà premere CTRL+ALT+F7.
– In alternativa è possibile lanciare un emulatore di terminale (ogni ambiente ha il suo) come GNOME Terminal per GNOME o come Konsole per KDE o xterm per UNIX…scegliete quello che è più adatto.
– Infine potete fare una ricerca nelle vostre applicazioni o usando ALT+F2 e digitando terminale (o terminal a seconda della lingua del SO)
Apple Mac OS:
Andate su Spotlight –> digitate terminale –> selezionate la corrispondente applicazione trovata.
Comandi principali del terminale (tra parentesi che cosa fanno):
– cd (cambia directory)
– cd.. (in Windows per salire di livello nella gerarchia delle cartelle, in Linux e Mac per tornare nella propria home)
– cd yourdirectory (con yourdirectory qualunque nome vogliate, per entrare nella sottocartella yourdirectory)
– cd C:yourSDK (da qualunque directory è il comando per entrare subito nella directory chiamata yourSDK posta in C dove si suppone abbiate piazzato la cartella con la vostra SDK)
- cd C:aSDK2.1 (come vedete sopra nello screenshot è la cartella da me creata per l’SDK di Android 2.1, quindi modifico yourSDK con il nome corretto)
– yourexe youraction (con yourexe qualunque eseguibile e youraction qualunque azione compia il programma in questione, notare che prima di eseguire un qualunque programma bisogna trovarsi nella cartella che lo contiene)
- adb devices (eg: per eseguire il programma adb nella ricerca di devices collegati)
- adb shell id (eg: per vedere se il nostro Android ha i privilegi di root)
– ./yourexe youraction (analogo discorso di cui sopra ma con “./” prefisso necessario per le applicazioni eseguite da terminale in Linux e Mac OS, visto che la maggior parte delle guide sono per Windows… RICORDATEVI come modificarle se usate un altro SO!)
Ora qualcosa di più articolato…
– adb pull /system/sd/app app
adb pull /system/sd/app-private app-private (estrarre un’app –applicazione– dal telefono per averla sul computer)
– adb push app /system/sd/app
adb push app-private /system/sd/app-private (comando inverso al precedente)
– adb shell rm -r /system/sd/app
adb shell rm -r /system/sd/app-private (comando utile per l’eliminazione di applicazioni dalla microSD)
– $ su
# cd /data
# wget http://64.105.21.209/bin/lib/droid/sdsplit
# chmod 555 sdsplit
# /data/sdsplit -fs yoursize (partizionare la microSD con una dimensione yoursize ovviamente in FAT32. Consiglio di usare un software ad hoc come Acronis Disk Director per fare questa operazione)
– adb shell mount /sdcard
adb shell rm /sdcard/update.zip
adb push yourfile /sdcard/update.zip (dal recovery comando utile per mandare un aggiornamento al telefono)
TANTO ALTRO…ma imparando già a gestire questi avrete una buona panoramica.