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Bose QC20: Recensione

Bose QuietComfort 20, le nuove auricolari con Noise Cancelling della famosissima azienda americana.

Le QuietComfort 20 (da qui in avanti anche QC20) sono l’ultimo prodotto di una azienda che ha fatto della soppressione del rumore un’arte. È stato l’ingegner Amar Bose in persona, un uomo che amava le sfide nel campo del suono, a decidere di lanciarsi nella produzione di cuffie con Noise Cancelling attivo e non passivo.

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La differenza tra le QC15 e le QC20 è di sostanza; le QC15 sono cuffie non certo gigantesche, ma piuttosto impegnative in termini di dimensioni e hanno abbondanza di spazio per i circuiti e le componenti necessarie a generare l’onda acustica inversa per la soppressione del rumore, la QC20 sono auricolari che per quanto più grandi nel loro ambito, rispetto ad alcune concorrenti, non hanno semplicemente la possibilità di usare le stesse componenti delle QC15. Bose ha risolto il problema sia affinando le tecnologie delle cuffie (i  quattro microfoni, due dentro e due fuori dalle auricolari, per captare il rumore da sopprimere sono stati miniaturizzati) che usando un piccolo elemento esterno lungo e largo quanto un pacchetto di gomme da masticare ma spesso la metà dove risiede tutta l’elettronica. Ma le differenze non si fermano qui e continuano con altr dettagli: le QuietComfort 20 usano batterie ricaricabili (mediante un cavo USB-Micro USB) e non batterie AAA, offrono un tasto che riduce l’effetto soppressione del rumore e, infine, sono in grado di operare anche senza batteria, cosa che le QC15 non sono capaci di fare.

Tutto questo rende le QC15 un prodotto radicalmente differente anche dal punto di vista funzionale, benché svolgano alla fine la stessa funzione. In particolare la prima cosa che si noterà passando da un prodotto all’altro è la colossale riduzione nell’ingombro. Una volta collocate nella custodia morbida realizzata in maniera impeccabile, con retina interna e dotata di zip, le QC20 si ficcano letteralmente in tasca.

La qualità costruttiva è scarsa, per il prezzo proposto di circa 300€ potevano scegliere migliori materiali, è costruito principalmente tutto in plastica, a mio parere se sceglievano l’alluminio usciva un prodotto veramente bello, il cavo è bicolore (grigio e nero) e appare di diametro generoso ed è molto più resistente rispetto alle classiche cuffie.

Il sistema utilizzato è quello Stayhear, in pratica il supporto ha una sorta di uncino che segue la forma della cartilagine, si espande al suo interno e oscilla facendo da ammortizzatore mantenendo il canale di condotta del suono sempre allineato al timpano. Questo sistema rende le QuietComfort 20  strutturalmente adeguate anche attività fisiche, dal jogging al running, per la palestra o per una semplice camminata senza ricorrere ad archetti o supporti dietro la nuca. Sullo chassis che ospita i circuiti troviamo un tasto di accensione, il LED di funzionamento (che ci informa anche sulla carica della batteria) e quello di attivazione della funzione antirumore.

Da segnalare che il cavo non si sgancia come nelle QC15, il che impone a prestare un po’ di attenzione per evitare che si strappi visto che una volta rotto, gli auricolari sono da buttare, cosa che potrebbe accadere in spazi ristretti come ad esempio il sedile di un aereo dove il cavo si potrebbe ingarbugliare o incastrare.

La funzione Noise Cancelling
Se struttura e materiali sono importanti, ancor più importante in un prodotto come le QC20 è la capacità di soppressione del rumore. In questo ambito possiamo dire senza preoccupazione di essere smentiti che il prodotto di Bose non ha rivali al punto che neppure le più volte menzionate QC15 che sono state e restano nel nostro giudizio un punto di riferimento nel settore delle cuffie anti rumore consumer, possono tenere testa alle nuove auricolari. Le abbiamo provate  in tre situazioni tipiche: durante un viaggio in treno, su un’auto e in strada, con e senza musica in riproduzione e i risultati sono stupefacenti. Senza musica, non solo tutte le frequenze più basse e in particolare un rombo con tonalità costante tipico di un motore a reazione a velocità di crociera, vengono completamente cancellate, ma se ne vanno anche quelle intermedie, come il rumore aerodinamico sulla carlinga di un aereo o sulla carrozzeria di un’auto. Questo è dovuto al fatto che le QC20 svolgono anche una valida funzione di riduzione passiva del rumore; come tutte le in ear entrano nel cavo auricolare, sigillandolo  (come se si mettessero le dita nelle orecchie), mentre le QC15 si affidano per l’isolamento su alcune frequenze ad un meno efficiente cuscinetto che circonda le orecchie.

Modalità Aware e suono passivo
Le QC20 hanno altri due vantaggi sulla concorrenza: la modalità Aware e la possibilità di riprodurre il suono senza alimentazione. La modalità Aware è una particolare tecnologia che si attiva con un tasto sul controllo dello cuffie (dove si trova il tasto risposta) e che attenua l’effetto soppressione del rumore. Bose non spiega nel dettaglio il funzionamento tecnico, ma è probabile che le auricolari attuino una selezione sui suoni da filtrare visto che il rombo resta quasi cancellato mentre si liberano i suoni su frequenze medie ed acute. Queste frequenze vengono apparentemente raccolte dall’esterno e passate all’interno del cavo auricolare dai microfoni collocati sugli auricolari visto che i suoni, come abbiamo notato stando davanti o ad una TV, si percepiscono più chiaramente che non spegnendo totalmente le QuietComfort 20. Questa funzione è eccellente se si usano le cuffie volendo sfruttare parzialmente la soppressione del rumore e il circuito di amplificazione, ma si ha necessità di parlare con qualcuno (si pensi ad esempio ad una hostess che ci chiede che cosa desideriamo da bere o un amico in palestra) oppure di sentire quel che succede intorno (ad esempio mentre si cammina su un marciapiede o si attraversa una strada). Le QC20 sono anche in grado di funzionare senza alimentazione; una volta esaurita la batteria ricaricabile (16 ore di ascolto dice Bose, una indicazione che ci è parsa corretta anche se non abbiamo misurato esattamente l’autonomia), possiamo continuare ad usare le cuffie. Non avremo il processo digitale del suono né la soppressione attiva del rumore e il suono apparirà un po’ ovattato, con bassi compressi e senza spunto, ma le auricolari continuano a fare almeno parzialmente il loro dovere e comunque meglio che restare del tutto senza possibilità di ascoltare la musica.

La qualità del suono
Se la soppressione del rumore è allo stato dell’arte, va detto che anche in fatto di qualità dell’ascolto le QC20 sono un prodotto eccellente. Pur non essendo paragonabili a cuffie o auricolari da audiofili (ammesso che ne esistano visto che per avere massima fedeletà sono largamente preferibili cuffie tradizionali), la musica è bilanciata con tutte le tonalità distinte che lavorano cooperativamente anche se c’è, nella tradizione Bose, una leggera, ma non fastidiosa, prevalenza di toni bassi e medi.

Gli auricolari complessivamente fanno un lavoro di livello, insomma, pari a quello di cuffie di fascia medio/alta anche nella resa di brani acustici, classica e jazz. Benefici importanti al suono arrivano dalla capacità di soppressione del rumore; non si deve dimenticare che difficilmente “on the road” si ascolta musica nel silenzio e brani con passaggi a volume ridotto, ampia gamma dinamica e che sfruttano le pause nella ritmica del pezzo, vengono devastati della presenza di rumore di fondo, chiacchiericcio, traffico, suoni della TV, rombo di un motore di aereo, che invece le QC20 cancellano in maniera quasi totale. Grazie alla capacità di creare silenzio, eliminando suoni concorrenti, insomma, le auricolari QuietComfort 20 elevano significativamente la qualità dell’ascolto, anche sopra a quello di cuffie molto costose che sulla carta dovrebbero avere un migliore qualità del suono.

 

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