Di questo schermo già sapete cosa vi trovate nella confezione in fase d’acquisto e l’avete già visto nei dettagli.
Ora andiamo a dare qualche info in più, considerando sempre di tenere a portata di mano quanto già pubblicato poichè non lo riporteremo in questo articolo così da snellire il tutto.
Aspetto esteriore
Dopo anni di design poco curato ecco che s’inizia a vedere un insieme di linee armoniose, particolari compagne di vita che rendono piacevole rimanere al computer a lavorare: tralasciate per un momento le pure specifiche tecniche (fondamentali ne son conscio, ma scordatevele per un momento…) che rendono freddo un qualsiasi oggetto che può circondare la nostra quieta e salubre (!) esistenza e ammirate la cura dei dettagli tra i quali bisogna annoverare il bordo del monitor integralmente trasparente.
Ineccepibile, quindi non notare un passo avanti sarebbe quasi blasfemo.
La base è asimmetrica, molto particolare, e decisamente in linea con la cura del resto del device, stesse linee stessa ricercatezza. Bravi.
Ovviamente può piacere in quanto il bello è soggettivo, tuttavia è indubbio che questo monitor sia sfruttabile anche in un contesto diverso da solito ufficio -tipo in salotto o in stanza da letto- senza sfigurare affatto.
Non è appendibile a muro vista l’assenza di un aggancio VESA, ma stavolta è un difetto che gli si può perdonare, in fondo anche ad una bella gnocca lo si fa se notate uno sbaffo di matita nel contorno occhi.
Nessuno è perfetto, in questo caso poi la base è parte integrante del design d’insieme, levarla significherebbe stravolgere la particolarità del prodotto.
Connessioni
Dopo la divagazione sull’estetica torniamo pratici e semplici. Parliamo di come poter usare il dispositivo.
Come visibile nella galleria fotografica, linkata all’inizio del pezzo, troviamo 4 entrate:
– HDMI
– DVI
– VGA
– corrente
dove quest’ultima adotta un particolare sistema simile a quello che si utilizza nei portatili, ossia dota lo schermo di un alimentatore esterno per minimizzare lo spessore del cavo che raggiunge la parte posteriore del Maestro.
Questa dotazione, più che completa per coprire la maggior parte delle necessità degli utenti, è poi corredata da numerosi pulsanti posti nella parte inferiore destra del display che permettono una completa personalizzazione dell’esperienza d’uso.
Infine bisogna sottolineare la presenza della porta Kensington, compatibile con la maggior parte dei lucchetti per prodotti informatici attualmente presenti sul mercato.
Risoluzione, contrasto, tempo di refresh
Ora entriamo un pochino di più nello specifico, giusto quanto basta per capire cosa abbiamo tra le mani.
La risoluzione massima gestibile è 1920×1080 @ 60 Hz, quindi il formato noto anche come FullHD: buona cosa avere uno schermo da 23″ con aspect ratio di 16:9 e una risoluzione così elevata, vi permette di vedere film in alta definizione senza particolari aggiustamenti da fare.
Il tempo di risposta risiede nel range dei 5 ms, una soglia tutto sommato psicologica quindi accettata dai più come punto di riferimento in quanto molto affidabile nel mostrare anche scene veloci: confermo questa bontà riportando dunque come attendibile questa vox populi e notando l’assenza di ghosting provocabile da sparatutto in rapida esecuzione.
Il divertimento sarà assicurato se andrete ad abbinare questo monitor ad un degno compagno, come l’iXtreme che c’abbiamo collegato noi (tutti i video sul desktop son stati realizzati grazie al Maestro 230) che tra l’altro, insieme, permettono un’ottima giocabilità vista la scheda grafica presente.
Packard Bell dichiara un contrasto di 12.000.000:1 e, sebbene non si possa considerare una scala in termini assoluti, posso confermare che tutti i filmati visionati erano più che ben contrastati, molto godibili soprattutto quando il film/gioco è ricco di colori sgargianti.
Colore, retroilluminazione, inclinazioni possibili
Come nel caso di un televisore che si rispetti, questo Maestro 230 ha la possibilità di essere regolato in base all’inclinazione prediletta dall’utente: andiamo dai -5 ai +15 gradi sull’asse verticale che rendono fruibile il monitor anche in caso di riflessi indesiderati sulla cornice lucida visto che il pannello è opaco.
Ottima scelta quest’ultima.
Per quanto riguarda la gestione colore il discorso si complica un pochino, ma cercheremo di farvelo digerire nel modo più facile possibile.
Usualmente per gestire 16.7 milioni di colori i display consumer adottano 8 bit per colore (quindi 24 totali, visto che abbiamo 3 colori base) mentre questo esemplare -come molti suoi competitor- viaggia sui 6 bit tramite un pannello TN (twisted-nematic) che poi vengono spinti a 8 bit attraverso una sorta di dithering temporale mediante la tecnologia HiFRC che estende le sfumature sfruttando la combinazione di pixel adiacenti per andare dai 260k colori ai 16 milioni.
Nella quotidianità però poco importa poichè solo nei toni più scuri (ma andandolo proprio a provocare, è da sottolinearsi) si potrebbe avvertire un leggero artefatto visivo che comunque è sfuggito a tutti, sottolineo tutti, gli amici ai quali ho mostrato l’esemplare in questione mentre era in funzione.
Con analisi eccessivamente tecniche ci fermiamo qui, andare oltre sarebbe possibile ma visto che vogliamo mantenere il tono easy e amichevole ci sembra superfluo: la lieve predominanza del tono blu, ad esempio, la si avverte solamente utilizzando un colorimetro.
Ricordo che il pannello viaggia a LED, elemento che permette una buona uniformità di illumazione tanto da avere una superficie comunque molto ben utilizzabile, rendendo quindi godibile l’insieme di immagini visualizzate visto che stiamo su un valore medio di circa 242 cd/m^2.
Consumi, dimensioni, temperatura
Questo schermo è particolarmente “verde”, ossia molto eco-friendly: quando spento assorbe meno di 1 W mentre da accesso viaggia sui 30 W circa. Consiglio comunque di spegnerlo, poi vedremo il perchè.
Le dimensioni esterne, considerando d’inserirlo in sede in un mobile sono 56.5×41(h)x13 cm quindi non c’è molto spazio sprecato oltre al pannello in sè, potete ottimizzare la postazione di lavoro oppure il salotto a vostro piacere.
Discorso a parte va fatto sulla temperatura, bisogna suddividere la gestione del pannello da quella dell’alimentatore.
Francamente abbiamo misurato in più di una occasione, con una pistola laser/IR, la temperatura dell’insieme e ho trovato un disallineamento strano tra la temperatura del monitor vero e proprio, che s’attestava sempre tra i 38 e i 44°C, e quella dell’alimentatore che raggiungeva picchi di 57°C ossia una temperatura discretamente elevata, non pericolosa comunque ma decisamente più alta di quella del Maestro 230.
Strana questa cosa, ma tant’è che credo ogni giorno di più che Roy Batty avesse ragione.
Conclusioni
Viste le reazioni del pubblico femminile che ha avuto modo di apprezzare in prima persona questa opera di design, perchè sarà anche commerciale ma rispetto ai suoi concorrenti non c’è gara dal punto di vista estetico, viene spontaneo apprezzare questo monitor. C’è poco da fare.
Peccato che la casa madre l’abbia richiesto indietro (purtroppo ho dovuto cedere, che potevo fà…).
Se oltre a questo aspetto considerate più seriamente anche:
– le numerose connessioni disponibili,
– una linea curata,
– un profilo molto fino e discreto,
– la bontà di esser in grado di gestire con disinvoltura documenti, immagini, video, giochi e la posta,
– il costo contenuto (in giro l’ho avvistato per una media di poco inferiore ai 190 euro),
– i bassi consumi,
sicuramente valuterete come più che valido il rapporto spesa/resa. Lo consiglio quindi a tutti gli utenti consumer che oltre alla risoluzione nuda e cruda cercano anche una cura estetica fuori dal comune.
Per dovere di cronaca comunque è dotato di qualche difettuccio come la temperatura che raggiunge l’alimentatore e, fondamentalmente, la presenza a vista delle connessioni posteriori: se avete lo schermo in un ufficio dove accogliete i clienti non è il massimo mostrare le connessioni en plein air ed avrei preferito per questo fossero ruotate di 90° sull’asse verticale.
Ma come si diceva all’inizio nessuno è perfetto ma tutto è perfettibile.