Molti di voi sapranno sicuramente tutte il polverone sollevato da Google che pensa di poter fare come vuole a casa di altri, i cinesi. Un pò di tempo fa infatti Google ha pensato bene di tentare la via della libertà totale su internet in Cina, incontrando il malcontento del governo locale appoggiato dagli elettori di quel paese. Malcontento che finora era stato controllato per via di una sottomissione di Mountain View al volere del governo cinese più o meno celata al mondo.
Comunque in passato si era parlato dei filtri applicati da Google alla navigazione e alle websearch in quel paese, ma mai se n’era fatta tanta pubblicità.
Il governo cinese, nella figura del ministro dell’industria e dell’IT Li Yizhong, ha palesemente e chiaramente detto no a alla totale e indiscriminata libertà su internet che ritiene non amichevole e irresponsabile. Forse il governo cinese teme un monopolio di Google, forse teme che troppa libertà faccia male ai propri cittadini, non posso saperlo con certezza ma trovo corretto mettervi al corrente di ciò che accade.
Il governo di Pechino ha chiesto formalmente la modifica di questo modo d’operare pena pesanti ricadute su Google che ora dovrà decidere se abbassare la testa e continuare ad operare in Cina col suo 36% di mercato oppure andarsene per orgoglio ma soprattutto per difendere un internet libero.
Secondo me rimarrà in Cina, ma mi garberebbe davvero se mi sbagliassi in questa circostanza. In Cina ci sono persone che portano persino fiori a Google come se stesse morendo!