Western Digital Scorpio Blue 1 TB (WD10JPVT): recensione completa

Abbiamo testato questo capiente disco (1000 GB in soli 9.5 mm di spessore) inserendolo come banco di prova all’interno di un notebook caratterizzato da prestazioni di alto livello, quindi s’è deciso di condividere tutto con voi.
Come visibile anche dalla descrizione l’abbiamo provato su un Dell Precision M4600, così da poterlo inserire in un contesto comunque non elitario: prima di procedere con un’analisi dettagliata abbiamo pubblicato questo rapido sguardo sul prodotto che vi consiglio di vedere così da farvi un’idea più ampia sullo stesso.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questa “tranquilla” unità da 2.5″ e 1000 GB, elemento corrispondente alla fascia medioalta della gamma Western Digital inerente i dischi rigidi destinati al segmento notebook di questo inizio 2012.
Il device è dotato di soprendenti velocità di trasferimento dati -visto che si parla di 5400 giri- e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava interessante mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questa unità nata per soddisfare palati esigenti ma attenti anche alla efficienza energetica.

 

Specifiche

Vista l’ampia gamma Western Digital vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: in ogni caso il modello analizzato lo trovate anche in tagli minori, mentre attualmente quello in oggetto è di fascia medioalta (altissima se consideriamo la sola capienza) del segmento computer portatili.

Consumi, temperature

Come vi abbiamo detto poco fa il disco è compatibile per uso interno nei laptop, ciò significa che per farlo funzionare risulta necessario soltanto inserirlo nel relativo alloggiamento.
Di base il disco richiede poco più di 1.5 W per funzionare, quasi non si sente la sua presenza nel bilancio richiesto al sistema per girare.

Considerando la temperatura che raggiunge ne consiglio l’utilizzo in qualunque sistema si voglia impiegare lo stesso, non ci sono noie in termini d’uso nè in laptop, nè in netbook nè in desktop:

non dovrete quindi preoccuparvi di nulla poichè la stessa viene gestita correttamente come visibile dalle immagini precedenti che raffigurano rispettivamente la temperatura a basso carico (browser web, videoscrittura, gestione email), in uso a medio carico (visione/elaborazione video HD) o in caso di massimo stress.

Per quanto concerne le temperature abbiamo provveduto a registrarle tramite CrystalDiskInfo ed i valori che ne sono usciti disegnano una unità fresca nell’uso medio e mediobasso mentre s’individua un picco di 47°C solo in caso di benchmark, per essere pratici.
Il rientro sotto ai 45°C avviene in circa 50 secondi dal termine della condizione di stress, visto l’insieme trovo quindi sia un punto positivo.

Prestazioni

A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.

Iniziamo dal tempo di accesso che registriamo, attraverso As SSD, essere di poco inferiore ai 15 ms:

tale valore è decisamente interessante se consideriamo di avere tra le mani il disco “tranquillo” della famiglia Scorpio.
In questo caso, nonostante l’installazione del SO e dei driver, non siamo riusciti a far vedere a As SSD il valore di accesso in lettura: stranamente non c’era modo di far leggere questo dato del disco al Precision M4600 che usavamo.

Proseguiamo ora con Atto che ci permette di registrare prestazioni interessanti, non sarà comunque considerabile come la punta di WD ma sfiora quota 115 MBps in lettura e scrittura:

così da surclassare soluzioni a 7200 giri di alcuni competitor che si fermano un 20% sotto, quanto a lettura/scrittura.
Grazie a questi screenshots comprendiamo come questo disco sia un valido acquisto visto che parliamo di una banda con una sufficiente gestione di files di piccole dimensioni.

Prima di arrivare alle conclusioni, permettetemi di condividere anche i risultati di CrystalDiskMark (come sempre usiamo dati comprimibili e non):

ed anche quanto raggiungibile, come tempi, da Hyper PI:

dove quest’ultimo dato è rilevante per mostrare come la soluzione Scorpio Blue in esame non sia un collo di bottiglia nemmeno in caso d’utilizzo della stessa per elaborazioni di dati ivi memorizzati mediante carico su Intel 2920XM.
Confrontare tale dato con l’utilizzo standard fattibile, a titolo di verifica, su Dell Precision M4600 (quindi con core parking attivo di fabbrica) visionabile nell’articolo dedicato che trovate QUI.

Conclusioni

Di questa famiglia di dischi già avevamo testato e recensito il modello da 750 GB (trovate tutto QUI) e già si trattava di una buona soluzione da 5400 giri in grado di reggere bene per economicità e prestazioni globali.
Con questo modello si è palesemente andati oltre migliorando quello che c’era, come lacuna, rispetto una tradizionale soluzione rotativa per laptop.

Personalmente gradisco gli hard disk con velocità superiore, anche per l’uso in laptop, e precisamente parliamo di modelli con 7200 giri come velocità perchè generalmente in grado di concedere il raggiungimento di prestazioni interessanti, quasi desktop-like, anche nell’uso in mobilità.
Visto che qui ci stiamo però avvicinando “pericolosamente” alla barriera dei 130 MBps, dato usualmente riservato a soluzioni desktop come il WD30EZRS e quindi nelle mie corde, sarà mia premura attendere la versione da 1 TB di Scorpio Black (a breve arriverà, seguiteci così da non perdervela) per decretare quale sia la migliore soluzione per un portatile.

Appare scontato pensare che Scorpio Black sia destinato alla vittoria, tuttavia non è detto che anche se più veloce sia -nella pratica- la soluzione migliore: rumore, temperatura di esercizio, consumi energetici sono elementi essenziali da tenere in considerazione nell’uso in laptop.
Ad oggi, se si cercano le prestazioni, ci sono gli SSD che supportano splendidamente bene tutti gli utilizzatori del taglio da 2.5″: questo disco, quindi, può essere il vincitore della comparativa appena spiegata perchè destinato ad essere usato come soluzione storage in quei portatili dotati di un paio di baie HDD onboard.
Un po’ come la famiglia Caviar Green per l’ambito desktop, per intenderci.

In pratica questo Scorpio Blue da 1000 GB riesce a competere senza sforzo contro unità 2.5″ concorrenti che girano a 7200 giri: direi quindi che Western Digital si conferma leader nel suo settore e senza dubbi al riguardo.
Tale soluzione è comunque usabile con efficacia anche come disco principale del laptop da usarsi on-the-go visto che risulta estremamente capiente, fresca e parca nei consumi elettrici così da sostituire eventuali dischi “poveri” che trovate inseriti di serie.

Chi scommette che sarà in grado di battere il fratello sportivo della stessa azienda?

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