Spesso quando si analizzano le specifiche di fotocamere e videocamere ci si trova, tra i vari dettagli, anche la voce “Stabilizzatore ottico” o “Stabilizzatore digitale”, le due categorie in cui si suddivide il sistema di “Stabilizzazione d’immagine”; tuttavia non sempre si sa cosa sia questo dispositivo, ne quali siano le differenze tra le due tipologie, con questo articolo andiamo ad analizzare brevemente ambedue le soluzioni.
Innanzitutto partiamo con una definizione di stabilizzatore d’immagine, ovvero un dispositivo che permette l’acquisizione di immagini e video senza quel tipico tremolio, spesso involontario creato dalla nostra mano e accentuato quando si utilizzano zoom potenti. Uno stabilizzatore d’immagine può essere di due tipologie: ottico o digitale.
Lo stabilizzatore ottico è fisicamente all’interno dell’obiettivo, tramite un sistema meccanico che utilizza un giroscopio è in grado di spostare le lenti assecondando i movimenti della mano in modo da controbilanciare lo spostamento. E’ il più efficiente tra i due, tuttavia la tecnologia utilizzata comporta un prezzo superiore rispetto al compare.
Lo stabilizzatore digitale invece non è nulla di fisico, bensì un software preinstallato sul dispositivo che sfrutta la potenza di un processore per elaborare in tempo reale i fotogrammi al fine di renderli più simili possibile. Essendo praticamente azzerata la manodopera, vista la mancanza di componenti meccaniche è sensibilmente più economico rispetto a uno stabilizzatore ottico ma la qualità risulta essere ridotta.
In questa breve clip è possibile apprezzare la differenza tra una ripresa senza e con stabilizzatore d’immagine: