• Unboxing Talkband B1

Huawei TalkBand B1: Recensione

Huawei TalkBand B1

Buongiorno a tutti quanti, ci troviamo a poco di distanza dall’unboxing per la recensione del TalkBand B1 di Huawei.
Huawei si lancia sul mercato delle armaband/smartwatch con il TalkBand B1 il cui slogan recita “talking and tracking”. Abbiamo infatti un prodotto che ci permette di unire, in un elegante e sobrio design, due funzioni molto interessanti: l’auricolare bluetooth e una fitband per tenere traccia dei nostri passi, calorie consumate e ore di sonno. Talkband è composto da un cinturino che alloggia al suo interno un’auricolare bluetooth dall’autonomia strepitosa: siamo oltre le 7 ore di chiamata e dai 3 ai 5 giorni di autonomia in uso normale. Il prodotto è disponibile in due misure a seconda del nostro gusto e del nostro polso e in vari colori, quello provato è nero e in taglia L, la più grande. La qualità audio dell’auricolare è ottima, i volumi sono un po’ bassi per i miei gusti ma sono comunque sufficienti…sono io ad essere sordo eheh. La ricarica del TalkBand si effettua tramite una comoda spina USB nascosta in un’estremità del cinturino. Parlando della modalità tracking del TalkBand bisogna estendere il discorso. Innanzitutto è disponibile solo per iOs e per Android, bisogna scaricare un app gratuita che si interfaccia con il TalkBand e ne registra i vari dati. Poiché il prodotto vibra ci si può avvalere di questa funzione per una miriade di altre cose, tra cui: la sveglia vibrante, un reminder a muoverci se in una certa fascia oraria fossimo per troppo tempo inattivi o più semplicemente per segnalarci il raggiungimento di uno dei nostri traguardi (calorie e passi). Il sistema di conteggio dei passi tende ad essere a ribasso, ma è un dato che ho riscontrato a ribasso solo nei passi “casalinghi” se invece andiamo a correre il prodotto è decisamente efficace nel conteggio; dai passi, la velocità con cui li eseguiamo e i nostri parametri biofisici TalkBand ci calcolerà le calorie consumate. Vi è inoltre un monitor delle ore di sonno, con tanto di grafico del partizionamento del nostro sonno tra tempo per addormentarsi, sonno leggero e sonno profondo. Nel complesso il TalkBand mi ha stupido e ha finalmente risposto alla mia esigenza di avere l’auricolare sempre a portata di mano in una soluzione comoda senza doverlo riporre in tasta o tenerlo sempre sull’orecchio. Ma ora vi lascio alla video recensione, buona visione.

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About Author: Egon Visintainer

Egon Visintainer nacque nel vicino ospedale di Cles in un frizzante giorno di primavera quando ancora si poteva usare uno slittino senza dover indossare caschetti, cinture di sicurezza e soprattutto senza infrangere almeno dieci tra leggi e normative di sicurezza. La prettamente fruttifera valle lo spinse in tenera età a voler conoscere ciò che si celava oltre le sue barriere naturali che Egon rinomina "il nero cancello". Poi finalmente gli studi universitari in Storia e Civiltà Orientali gli diedero una solida motivazione per raggiungere Bologna, città in cui rimedierà una laurea dal grande carisma e dalla dubbia utilità al modico prezzo dell'immenso amore per il capoluogo emiliano. La passione per i PC lo rapì con il Commodore64 e successivamente con lo strepitoso Pentium 166 per consegnarlo nelle mani dei videogiochi irrimediabilmente. Cresciuto in un ambiente riscaldato da musica in sottofondo finisce inevitabilmente per innamorarsi anche di quella, degli strumenti che suona, degli impianti stereo, dei mixer, delle cuffie, dei radiomicrofoni e dei concerti per cui gira l'Europa. Ma il nostro fedele seguace della musica del demonio non sembrava trovar tregua e si gettò, sulle orme del padre, anche nella fotografia. La camera oscura aveva sempre avuto un fascino irresistibile sul nostro giovane redattore e la digitalizzazione della fotografia non fece che alimentare questo ulteriore amore e renderlo quasi una maledizione. Smarrito nei suoi molti amori e in preda alla fame di conoscenza il nostro prode trentino intrecciò per l'ennesima volta il suo destino con quello del valoroso Giuseppe Ragozzino e decise di seguirlo nella sua audace avventura chiamata formobiles.info e relativo network.

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