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Gigabyte: revisioni delle mobo e calo prestazioni

Gigabyte e le sue revisioni delle schede madri


Principalmente si tratta di schede madri di livello budget, ma la cosa desta comunque scalpore.

Tutto inizia con un dubbio di un utente che, accortosi della notevole differenza estetica di una scheda rispetto all’immagine proposta dallo shop, ha deciso di approfondire il caso.La situazione è abbastanza intuibile: un minor costo di produzione sacrificando delle prestazioni. Ma vi lascio leggere e giudicare in autonomia.

 
Se guardate l’immagine ad inizio articolo aprendola, noterete le differenze tra le due versioni della scheda. L’immagine è presa dall’articolo citato come fonte.
Qui sotto trovate l’articolo di Diego Borio di The Overclock Hole, che traduce e sintetizza l’articolo in inglese di Koen Crijns. Se volete tutti i dettagli, sia delle prestazioni che dei modelli interessati vi consiglio di leggere l’articolo in inglese.

Un saluto,

 

Articolo di The Overclock Hole

Fonte in Inglese

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About Author: Egon Visintainer

Egon Visintainer nacque nel vicino ospedale di Cles in un frizzante giorno di primavera quando ancora si poteva usare uno slittino senza dover indossare caschetti, cinture di sicurezza e soprattutto senza infrangere almeno dieci tra leggi e normative di sicurezza. La prettamente fruttifera valle lo spinse in tenera età a voler conoscere ciò che si celava oltre le sue barriere naturali che Egon rinomina "il nero cancello". Poi finalmente gli studi universitari in Storia e Civiltà Orientali gli diedero una solida motivazione per raggiungere Bologna, città in cui rimedierà una laurea dal grande carisma e dalla dubbia utilità al modico prezzo dell'immenso amore per il capoluogo emiliano. La passione per i PC lo rapì con il Commodore64 e successivamente con lo strepitoso Pentium 166 per consegnarlo nelle mani dei videogiochi irrimediabilmente. Cresciuto in un ambiente riscaldato da musica in sottofondo finisce inevitabilmente per innamorarsi anche di quella, degli strumenti che suona, degli impianti stereo, dei mixer, delle cuffie, dei radiomicrofoni e dei concerti per cui gira l'Europa. Ma il nostro fedele seguace della musica del demonio non sembrava trovar tregua e si gettò, sulle orme del padre, anche nella fotografia. La camera oscura aveva sempre avuto un fascino irresistibile sul nostro giovane redattore e la digitalizzazione della fotografia non fece che alimentare questo ulteriore amore e renderlo quasi una maledizione. Smarrito nei suoi molti amori e in preda alla fame di conoscenza il nostro prode trentino intrecciò per l'ennesima volta il suo destino con quello del valoroso Giuseppe Ragozzino e decise di seguirlo nella sua audace avventura chiamata formobiles.info e relativo network.

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