Apple e la miseria che paga ai propri operai

Arriva conferma da Foxconn (che è una delle principali officine dove s’assemblano i prodotti Apple) che i propri dipendenti riceveranno un aumento del salario dopo l’ondata dei suicidi avvenuti a raffica. Alcuni dicono del 66% e si riempiono la bocca con tale grossa percentuale.
Peccato che omettano sempre di dire l’importo sul quale tale percentuale viene calcolata.
Visto l’ammontare di denaro guadagnato da Apple con i propri prodotti (molti dei quali non proprio al top per qualità dei componenti) era ora dunque che aumentassero la paga. Ma c’è un ma.

Un operaio di tale fabbrica asiatica percepisce un salario di 108 euro. Al mese.
In Italia equivale all’incirca al salario di un operaio non qualificato percepito in circa 2 giorni di lavoro (posto in essere sui 1200 € mensili).
Apple dunque paga, appaltando l’assemblaggio dei proprio prodotti, una mensilità che equivale circa al 9% del salario di un operaio nostrano.
Ora capite bene perchè c’è stata questa ondata di suicidi. Forse si sono talmente sentiti sfruttati che non hanno retto oltre.

Ultimamente voci erano arrivate nel mondo riguardo aumenti del 20-30% per questi operai e ora si sono persino permessi di offrire loro quasi un 70% d’aumento (con obbligo di controllo trimestrale sulla produttività).
Mi chiedo quale sia questo controllo sulla produttività visto che è noto che in quell’angolo del mondo le ore lavorative non siano propriamente confrontabili con quelle del mondo “civilizzato”.

Capisco che la vita possa costare meno da loro, quantomeno offrire un aumento di 300 euro/mese credo fosse d’obbligo per mantere vivo quel motto che ha fatto di Apple un marchio noto “THINK DIFFERENT”.
Da come si comporta direi invece che Apple Inc la pensa esattamente come tante altri grandi aziende e non fa nulla perchè ciò cambi visto che questo farebbe diminiure le entrate di cassa.
Pura convenienza, senza porre nessuna attenzione alla salute dei propri lavoratori.

Almeno se Apple non facesse pubblicità a tanta “generosità” sarebbe meglio. Sarebbe più onesto che sfruttare tali persone e perculare i propri clienti in questo modo.

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