Nei sistemi operativi di tipo Unix si indica con root l’utente dotato di massimi privilegi, cioè l’amministratore di sistema, detto anche super utente o superuser che in pratica permette all’utente di fare tutto ma proprio tutto (compresi i danni) al proprio terminale (solo il caffè sarà ancora una chimera…).
Il motivo quindi alla base di questo rischio è voler possedere una rosa più ampia di chance da sfruttare col proprio terminale come:
– far girare applicazioni che necessitano di permessi “root” (tipo Screenshot)
– installare le ultime versioni di Android prendendole direttamente dalla source, come anche poter cambiare la ROM installata sul proprio telefonino con una personalizzata
– trasformare il proprio telefonino in un router per condividere la connessione: infatti è possibile anche usare il tethering (ossia la diffusione e la condivisione della connessione) in Wi-Fi del segnale UMTS.
– Personalizzare l’immagine di boot (metti che quella di default non sia gradita potrete cambiarla)
– Installare applicazioni nella microSD risparmiando spazio sulla memoria interna del telefono con App2SD
– Effettuare backup completi del vostro cellulare con Nandroid
– Sfruttare una partizione swap come estensione della Ram
– Molto altro… basato essenzialmente sulle vostre capacità (anche di creazione di software)
Al momento i telefoni rootati sono consultabili in questo articolo.
Se vi hanno dato un telefono e volete sapere se è già stato rootato, basta avere SDK e ADB funzionanti:
- Collegare il telefono via USB al computer.
- Aprire un terminale e giunti alla cartella tools dell’SDK
- Digitare la seguente stringa:
adb shell id
A questo punto solo se il computer vi restituirà il risultato “root” vorrà dire che avete tali permessi. In alcunti dispositivi la procedura di verifica poi è anche più semplice: installare un terminale dal market (pTerminal, Terminal Emulator…ce ne sono tanti e non sempre tutti visibili da tutte le versioni di Android), digitare il comando su e dare invio.
Se esce # anziché $ siete a posto, avete i diritti di root.