Recensione completa su Kingston V300 120 GB

Abbiamo testato questa memoria digitale inserendola come banco di prova all’interno di un desktop caratterizzato da prestazioni di riferimento, come Zeus 1.0, tuttavia ne abbiamo provato la funzionalità anche su elementi di fascia inferiore e più comune come uno Shuttle SH67H7.
In questo modo ne abbiamo testato i limiti, visionato le prestazioni ottenibili ed ora procediamo col rendervi tutto disponibile mediante screenshots a seguire.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questa unità a stato solido, elemento corrispondente alla fascia medioalta della gamma Kingston per questo inizio 2013.
Il device è dotato di ottime velocità di trasferimento dati e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava utile mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questo SSD nato per soddisfare palati esigenti e attenti al budget.

 

Specifiche

Vista la gamma Kingston vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: esiste anche in altri tagli, fino a 240 GB, oltre a quello da 120 oggetto della nostra analisi, tuttavia non posso escludere future nuove capacità.

Consumi, temperature

In questo caso i consumi sono il dettaglio irrilevante del gingillo in analisi, la memoria infatti risulta leggibile senza noie sia da computer portatili che da computer desktop visto che in funzione richiede un paio di Watt.
Si ricorda la presenza nella confezione di vendita anche del kit di montaggio per equiparare questo disco da 2.5″ 7 mm alle dimensioni dei tradizionali da 9.5 mm.

Per quanto riguarda la temperatura, invece, abbiamo provveduto a scrivere diversi cicli di dati su questo SSD:

Al termine abbiamo raccolto le rilevazioni del caso:

Non ci saranno quindi problemi nell’uso quotidiano poichè l’unità non si scalda nemmeno sotto stress, come provano le schermate precedenti che rappresentano lo stato di appena acceso, quello di utilizzo standard e sotto massimo stress.

Prestazioni con disco vuoto

A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.

Iniziamo con Atto che ci permette di registrare valori migliori di quanto promesso poichè parliamo di 535/513 MBps in lettura e scrittura al posto dei 450/450 indicati dalla casa madre:

Prestazioni valide, quindi, per usi molto gravosi ma sfruttabili pure nel quotidiano come rimarcato anche da As SSD:

Ed è grazie a questi screenshots che comprendiamo come questo disco sia un valido acquisto visto che parliamo di una banda con una ottima gestione di files di piccole dimensioni nonchè valida anche per gestire carichi gravosi dati dall’impiego di programmi di grafica 3D come di elaborazione foto/video.
Altro punto positivo.

In ogni caso, vista la capienza di tale unità, abbiamo pensato che potesse essere comodo eseguire anche Hyper PI così da comprendere se tale periferica risultava idonea all’elaborazione diretta dei dati ivi contenuti:

Come potete apprezzare anche voi dai tempi registrati i risultati sono quelli nativamente ottenibili dalla nostra macchina di benchmark (QUI i dettagli di Zeus 1.0).
Altra conferma della bontà della soluzione Kingston, il disco non sarà più il collo di bottiglia della vostra macchina visto che non ostacola nemmeno la nostra.

Per chiudere le nostre prove ecco che testiamo l’unità anche con CrystalDiskMark, nello specifico vediamo il comportamento con dati comprimibili e non:

Troviamo conferma di quanto rilevato in precedenza, i risultati mostrano in sostanza l’ottimo comportamento in condizioni d’uso al limite.

Prestazioni con disco 50%

Continuiamo con questa modalità di test, ossia la verifica delle prestazioni quando il disco si trova in una condizione di medio carico: simuliamo il riempimento di un disco medio con SO, programmi e giochi vari.

Ripetiamo la verifica con Atto che rimane essenzialmente invariato:

Per poi proseguire con As SSD, che segna una leggera flessione soprattutto nella gamma 4K:

E chiudere con CrystalDiskMark:

Nel loro complesso attestati tutti sulla fascia medioalta, ma non dotati di quella perfetta stabilità nelle prestazioni come si evince dai numeri sopra riportati.

Per quanto concerne applicativi di natura CPU+data intensive, come HyperPI, non ci sono variazioni degne di nota da sottolineare visto che la banda a disposizione rimane sempre notevolmente elevata.

Conclusioni

Dopo aver usato questo disco in diversi ambiti, lo ritengo valido per un target d’uso di fascia medioalta: ovviamente risulta sfruttabile anche nel quotidiano ma con un uso votato alle prestazioni del proprio computer questo supporto diventa il plus necessario.
All’interno di desktop e/o laptop, anche i modelli ultrabook che accettano solo dischi spessi 7 mm, farà sicuramente sentire la differenza e se passerete dal vostro meccanico a questa unità, ve ne innamorerete all’istante.

Abbiamo completato i test sopra riportati ed evidenziamo anche un’eventualità che può occorrere a chiunque: i primi test NON erano soddisfacenti, stando ampiamente sotto la velocità target di 450 MBps in lettura/scrittura e così abbiamo chiesto lumi all’azienda che ha prontamente sostituito il drive e c’ha fornito l’esemplare che poi ha raggiunto le velocità che c’aspettavamo di leggere.
In pratica, se ricevete un elemento fallato, la sostituzione avviene in circa una settimana lavorativa.

Il drive in questione, in definitiva, costa una novantina di euro e rappresenta un perfetto connubio di prestazioni e costo: potreste anche puntare all’acquisto di un HyperX 3K se volete avere il massimo dell’azienda, tuttavia anche questo V300 riesce a difendersi ugualmente bene.
Ancora complimenti.

Per dovere di cronaca tali drives sono talmente buoni, ed economici, che saranno impiegati nel numero di 4 all’interno dei test delle nostre unità di rete, usualmente server NAS in grado di accettare dischi ad elevate prestazioni.
Così facendo riusciremo a spremere al massimo tali devices, di diverse marche e prezzi.

 

 

 

 

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