Recensione completa su Kingston DataTraveler SE9

Abbiamo testato questa memoria digitale inserendola come banco di prova all’interno di un desktop caratterizzato da prestazioni di riferimento, come Zeus 1.0, tuttavia ne abbiamo provato la funzionalità anche su elementi di fascia inferiore e più comune come uno Shuttle SH67H7.
In questo modo ne abbiamo testato i limiti, visionato le prestazioni ottenibili ed ora procediamo col rendervi tutto disponibile mediante screenshots a seguire.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questa pendrive USB 2 da 16 GB, elemento corrispondente alla fascia bassa della gamma Kingston per questo inizio 2013.
Il device è stato analizzato solo perchè ha vinto premi di design (come il Red Dot 2012) ma è dotato di basse velocità di trasferimento dati e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava utile mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questa unità nata per soddisfare palati attenti all’estetica.

 

Specifiche

Vista la gamma Kingston vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: attualmente esiste fino al taglio da 64 GB oltre a quello da 16 oggetto della nostra analisi.

Consumi, temperature

In questo caso i consumi sono il dettaglio irrilevante del gingillo in analisi, la memoria infatti risulta leggibile senza noie da cellulari (ovviamente i modelli dotati della funzionalità USB On-The-Go come Nokia 808), computer e tablet senza accorgimenti particolari.
Non dovrete quindi preoccuparvi di nulla poichè la stessa viene gestita correttamente praticamente da tutte le porte USB in commercio.

Per quanto riguarda la temperatura, essendo a base metallica, non ci sono problemi per la dissipazione.
Di base lavora a temperatura ambiente, non ha prestazioni così elevate da mettere in crisi questo aspetto.

Prestazioni

A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.

Iniziamo con Atto che ci permette di registrare valori ormai appartenenti alla generazione delle USB 2, parliamo di 5/20 MBps rispettivamente in scrittura e lettura:

Tali numeri rendono la presente soluzione essenzialmente usabile per scopi molto semplici senza sperare in nulla di più di quanto una pennetta riesca a dare.

Per completezza d’informazione, comunque, abbiamo anche fatto girare As SSD ottenendo quanto segue a livello di gestione di files piccoli (non veniva reso disponibile il timing, a causa della lentezza):

E così abbiamo deciso di limitare il campo di test per non sprecare tempo che potevamo dedicare con maggiore soddisfazione al Kingston V300 (elemento SSD molto interessante, che verrà recensito appena questo pezzo sarà online).
Abbiamo ottenuto i seguenti valori:

Grazie a ciò notiamo un access time pari a 1 ms ed una bassissima gestibilità di files di piccole dimensioni, tale caratteristica è tipica delle pendrive ma, in questo caso, presenta una soglia che soffre a causa della tipologia di connessione ormai datata.

La modalità di test 4K-64Thrd è stata saltata perchè nelle specifiche di funzionamento della versione da noi usata viene indicato come il metodo per verificare il funzionamento di avvio applicazioni e/o sistema operativo e che quindi diventa superfluo in quanto stiamo parlando di una flash memory e non di un disco di sistema.

Non s’è fatto girare Hyper PI perchè la banda disponibile su questa penna non è adeguata per supportare a pieno carico il comparto di calcolo della macchina da noi usata.
Nel momento in cui l’utente necessita un’elaborazione a massima velocità dei dati ivi inclusi, consiglio di copiare gli stessi in una cartella di sistema e, solo dopo averli elaborati, copiarne i risultati nella DataTraveler così da ottimizzare i tempi di lavoro.

Per chiudere le nostre prove ecco che testiamo l’unità anche con CrystalDiskMark, nello specifico vediamo il comportamento con dati comprimibili e non:

Troviamo conferma di quanto rilevato in precedenza, i risultati mostrano in sostanza il comportamento in condizioni d’uso al limite.

Conclusioni

Questa penna è economica, il modello in questione viene circa 15 euro, è solida ed esteticamente curata.
Se dovessi compararla con altri modelli di Kingston, come quello da noi prediletto Ultimate G3, si potrebbe raggiungere la chiara dimostrazione per quanto riguarda il confronto prestazionale tra una USB 2 ed una più evoluta USB3.

Il modello in questione costa meno, è un fatto, tuttavia offre metà spazio dato che parliamo di 16 contro 32 GB: il modello Ultimate, invece, ha il doppio della memoria e costa circa il triplo.
Sicuramente G3 è più usabile e da noi consigliato per un acquisto in grado di fornire usabilità e soddisfazione da un punto di vista sia di pura velocità sia estetico perchè mantiene un’ottima finitura globale.

SE9, secondo noi, è dedicato a chi cerca un drive bello da vedersi ma ultracompatto e che per questo tende a rinunciare alle prestazioni per avere un qualcosa di estremamente occultabile ovunque.
Di certo, con il modello in analisi, non si raggiungono le tradizionali elevate prestazioni che distinguono Kingston dalla massa di produttori in circolazione.

 

 

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