Il Google Nexus One è nato sotto una buona stella? Forse.
Questa buona stella s’è manifestata? No.
Non critico chi ha comprato questo terminale, d’altronde ognuno compra quello che vuole, tuttavia i dati di vendita del dispositivo ne chiarificano la posizione di flop.
Google fa bene il motore di ricerca, come creatore di software se la cava ancora (insomma, c’è di peggio sul mercato), ma già con l’uscita di Android secondo me ha fatto il passo più lungo della gamba. Al SO in questione mancano ancora tante features che telefoni da pochi euro hanno (videochiamata ad esempio) e che trovete elencate nel link soprastante, eviterò di ripeterle in questo articolo.
Tuttavia Android ha un buon margine di miglioramento, se introducessero tutto ciò che manca sarebbe sicuramente meglio di iPhone e la mia speranza è che rimanga sul mercato per continuare a scuoterlo e a velocizzarne l’evoluzione anche se alla luce degli ultimi avvenimenti legali ho qualche riserva.
Google però ne ha fatto un altro di salto della quaglia: non si capisce infatti quali siano i piani di Google con il suo avvento nel mondo dell’hardware. Ci sono società in grado di passare dalla progettazione software alla realizzazione di hardware senza mancanze di rilievo, ma bisogna sempre tenere conto di rispettare i termini di qualità imposti dal mercato. Se faccio un prodotto scadente di certo non posso pretendere che abbia una penetrazione su un’ampia fascia come fosse la punta di diamante della tecnologia, se va bene lo vendo agli aficionados del marchio che comprano qualunque cosa prodotta dal marchio in questione senza guardare alla qualità.
Ma se il discorso di cui sopra può applicarsi sia ad alcuni flop della Apple come della Microsoft (quanti han comprato Vista quando era ancora agli inizi e non aveva raggiunto l’usabilità del SP1?), può adattarsi pure per altre marche e nel caso si parla di Google.
Cosa offre al momento Google Nexus One più di un Acer A1 Liquid? Praticamente solo il nome fico fico di Google. Può essere un plus o meno, ma per avere un telefono tutto touch con il Nexus One spendi 600 euro circa, mentre con il Liquid poco più della metà.
Il Liquid per quella cifra ha la garanzia di 2 anni. Il Nexus One se si rompe è finita, a meno che non vogliate iniziare una lunga trafila di rispedizione in America (trovare un centro assistenza, vedere se accettano telefoni spediti, farselo poi rispedire su un indirizzo fittizio americano, da lì farselo spedire a casa per poi magari scoprire che ancora non va cosa che vi ricostringerebbe a ricominciare il giro dell’oca) che vi farebbe perdere tempo e sonno.
Sotto un grafico che al 74° giorno di vendita fotografa perfettamente la situazione delle vendite di telefonini che se stupiscono per il Droid (visto che supera iPhone, almeno all’inizio) stupiscono anche per il Nexus One visto che parliamo di statistiche in terra americana, quindi dove la garanzia c’è.