Monitor Dell U2711: recensione completa

Eccoci a parlare dello Schermo (proprio con la S maiuscola) che più mi ha colpito negli ultimi tempi.
In questo caso parliamo di un oggetto molto particolare, dalla diagonale generosa e dalla risoluzione grandiosa.

Dopo lo stacco trovate i dettagli del caso, interessante già sapere però che stiamo parlando di un display in grado di supportare gradazioni di colore nell’ordine del miliardo di colori.
In merito allo stesso abbiamo già realizzato un unboxing e una galleria fotografica che vi invito a tenere a portata di mano, poichè non riporteremo in questo articolo elementi compresi già in quei pezzi.

Dimensioni

Sono importanti, 65x20x43 cm con un peso totale poco inferiore agli 8 Kg.
Quindi decisamente importanti, come decisamente grande è l’imballaggio che vi arriva con l’acquisto: vedere l’unboxing per credermi con buona facilità, in ogni caso meglio aver qualche pezzo di protezione in più rispetto ad averne in meno visto che parliamo di un monitor da 800 euro + IVA.

Per appenderlo a muro vi servirà la mano di un amico.
Aspetto un poco negativo è la profondità dell’insieme, sarebbe il caso di dimezzarla poichè se paragonato ad un modello LED è “troppo” spesso.

Gestione colore

Spettacolare.
Anzi… Spettacolerrima.

Gestite un massimo teorico di 1.07 miliardi di colori proprio perchè il sistema lavora a 10 bit per canale colore, quindi gestisce 30 bit anzichè i canonici 24 (quelli che vi danno 16.7 milioni di colori per capirci).
La presenza poi di un pannello IPS si sente poichè:
– anche da angolazioni aggressive (ricordo che raggiungete i 175° in orizzontale e in verticale come angolo di visione, anche se sulla carta c’è scritto 178°…) il colore non peggiora nell’estensione della gamma percepita dall’occhio umano,
– nè tantomeno è soggetto a fenomeni di ondeggiamento del colore in caso di pressione sul pannello,
– nè ho riscontrato fenomeni di dithering statico (quindi sembra proprio vero che c’è questo miglioramento rispetto al pannello del modello inferiore, l’U2410) poichè non ho visto disturbi digitali fini e persistenti,
– nè sconvenienti effetti di solarizzazione.

In soldoni, giusto perchè andare troppo nel tecnico non serve ed è giusto che noi si vada a creare qualcosa di leggibile e fruibile da parte di tutti visto che per il momento non vogliamo dare una connotazione esageratamente tecnica a questo sito web, avete una definizione altissima per un pannello di questa diagonale (normalmente non superate i 1920×1200), estremamente ben definita nella gamma colore e particolarmente fedele alla realtà fotografata: tornare alla visione di un monitor “normale” dopo giorni d’uso di questa periferica si nota subito e, come me, rimpiangerete questo momento.
Purtroppo devo restituire l’esemplare testato e sono triste, TANTO.

Design

Nota un pochino dolente, questo aspetto del monitor è troppo serioso.
Come potete infatti apprezzare dalle immagini che abbiamo realizzato e pubblicato nella galleria linkata in alto l’insieme è rigoroso, austero e molto teutonico: la razionalità nella disposizione degli ingressi potrebbe essere sicuramente accompagnata da una maggiore modernità anche della linea.

Auspico che il suo successore, oltre che molto meno spesso, sia anche più attualizzato come design, con linee contemporanee e, sebbene spigolose, comunque più armonizzate all’insieme
Questo paio di elementi sono gli unici aspetti “negativi” assieme all’impossibilità di sfruttare la modalità portrait in modo nativo, attraverso la base in dotazione.
Personalmente, se con l’U2712 si arrivasse a soddisfare questo paio di richieste, potrei ritenermi ampiamente soddisfatto del risultato finale.

Controlli, luminosità, contrasto

Per quanto riguarda il pannello, sulla carta, raggiunge il valore di 350 cd/m^2 anche se mi risulta d’averne qualcuno di meno a disposizione: a meno d’errori di lettura, di media, ci attestiamo su un valore di 335 cd/m^2. In ogni caso poco male, se lo settate al massimo avrete la possibilità di vedere anche i più piccoli peli d’animale che avete fotografato o filmato.

I controlli del pannello, invece, sono posizionati sull’angolo in basso a destra e sono controllabili sfiorando le relative aree.
Attraverso gli stessi potete personalizzare a vostro completo gusto tutto il funzionamento della macchina in questione, potete switchare le connessioni e arrivare all’opzione desiderata con facilità estrema.

Il contrasto è dinamico (la casa madre dichiara 80.000:1, ricordo essere comunque un valore non universale), settando il sistema al massimo delle sue potenzialità e facendolo quindi girare a 2560×1440 a 60 Hz ho notato che non ci sono sbavature nella riproduzione di contenuti multimediali: occhio solamente ad alcuni sparatutto che durante azioni particolarmente frenetiche generano un leggero ghosting.
Il monitor riesce comunque a gestire anche immagini in movimento particolarmente fluide e veloci, ma è sempre dotato di 6 ms come tempo di risposta ed inoltre non è nato per far divertire l’utente come supporto videoludico quando, in questo campo, è necessario avere un paio di ms come lag del refresh dell’immagine e ben minore gamma colore.

Conclusioni

Il display entra in diretta concorrenza con i CinemaDisplay di Apple, ma a differenza di questi ultimi:
– costa meno,
– è dotato di un gamut più ampio (102% certificato contro il 72% della Mela) grazie all’illuminazione CCFL anzichè LED,
– è antiriflesso (quindi più riposante e anche in presenza di alogene/sole alle spalle non riflette),

– ha infinite (quasi…) connessioni disponibili,
– ha più porte USB,
– consuma meno (circa la metà),
– pesa meno,
– ha il lettore di schede.
L’unica cosa che gli manca è una webcam integrata, ma date le dimensioni dello stesso vi consiglio fortemente l’acquisto di una cam che vi mostri a 1080p.

Per godere appieno di questo monitor ricordo la necessità di lavorare con la connessione DVI-D o DisplayPort.
Nè VGA nè HDMI possono sfruttarlo al meglio.

Se venissero adottati gli accorgimenti di cui sopra, ho accennato in merito al “potenziale” U2712, si avrebbe un hardware praticamente perfetto.
Il costo è sicuramente importante, ma li vale tutti -ma proprio tutti- i centesimi spesi.
In una parola: impressionante.

 

 

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