Abbiamo testato questa memoria digitale inserendola come banco di prova all’interno di un desktop caratterizzato da prestazioni di medio livello, quindi s’è deciso di condividere tutto con voi.
Come visibile anche dalla descrizione l’abbiamo provata su un Gateway FX6802, così da poterla inserire in un contesto di media diffusione: prima di procedere con un’analisi dettagliata abbiamo pubblicato questo rapido sguardo sul prodotto che vi consiglio di vedere così da farvi un’idea più ampia sullo stesso.
Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.
Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questa pendrive USB 3 da 64 GB, elemento di punta della gamma Kingston inerente le penne digitali USB 3 di questo termine 2011.
Il device supera le promesse quanto a velocità di trasferimento dati e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava interessante mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questa evoluzione della DT Ultimate che c’ha dato tante soddisfazioni.
Specifiche
Vista la gamma Kingston vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: attualmente esistono 3 tagli, 16 – 32 – 64, tra i quali andremo a dare un’occhiata da vicino a quello maggiormente capiente.
Consumi, temperature
In questo caso i consumi sono il dettaglio irrilevante del gingillo in analisi, la memoria infatti risulta leggibile senza noie da cellulari (ovviamente i modelli dotati della funzionalità USB On-The-Go come Nokia X7-00, vedere QUESTO test), computer e tablet senza accorgimenti particolari.
Non dovrete quindi preoccuparvi di nulla nemmeno nel momento in cui inserite questa penna in porte USB 2 poichè la stessa viene gestita correttamente sebbene non possa essere sfruttata alle velocità raggiunte con USB 3.
Per quanto riguarda la temperatura, invece, abbiamo provveduto a scrivere diversi cicli completi di dati su questa memoria ed al termine ne abbiamo misurato la temperatura esterna che risultava di 45.1°C.
Non ci saranno quindi problemi nell’uso quotidiano poichè l’unità si raffredda in fretta (20-30 secondi dal termine della scrittura di stress).
Punto a favore rispetto al modello precedente, la DT Ultimate, che scaldava maggiormente.
Prestazioni
A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.
Iniziamo dal tempo di accesso che registriamo, attraverso HD Tune, essere inferiore ad 1 ms:
valore confrontabile con quello raggiungibile mediante l’uso di SSD (prendete ad esempio l’ultimo analizzato, di Kingston, ossia HyperX MAX). Mica male.
Proseguiamo ora con Atto che ci permette di registrare prestazioni interessanti, talmente interessanti che superano i valori promessi (70/100 MBps in scrittura/lettura) dalla stessa casa madre:
rendendo questa penna USB 3 davvero sorprendente visto che rappresenta la prima pendrive in grado di competere con gli HDD mainstream per banda disponibile.
Eccellente se considerate i tempi risparmiati nel trasferimento dati quotidiano.
Per completezza d’informazione, comunque, abbiamo anche fatto girare As SSD ottenendo quanto segue:
grazie al quale notiamo una discreta gestibilità anche di file di piccole dimensioni.
Oltre alla mera gestione in quantità, ricordo che siamo sulla sessantina di GB, tale penna è quindi in grado di gestire dati anche con qualità, dettaglio che in passato con le “pennette USB” non era certo un punto all’ordine del giorno.
Un plauso a Kingston ci sta, mi auguro di vedere nel prossimo futuro una variante G3 (usualmente tra un annetto) in grado di gestire elevati iops pari ad un SSD, ovviamente conservando un prezzo umano e dimensioni compatte, ossia tascabili.
Rispetto al device HyperX MAX non s’è fatto girare Hyper PI perchè la banda disponibile su questa penna è sì elevata ma non sufficiente per supportare a pieno carico il comparto di calcolo della macchina da noi usata.
Nel momento in cui l’utente necessita un’elaborazione a massima velocità dei dati ivi inclusi, consiglio di copiare gli stessi in una cartella di sistema e, solo dopo averli elaborati, copiarne i risultati nella DTU G2 così da ottimizzare i tempi di lavoro.
Conclusioni
Dopo aver usato questa memoria nei benchmark m’è venuta voglia di provare a vedere cosa sapeva fare nella quotidianità.
Così c’ho copiato all’interno la suite di programmini, quelli che usualmente vedete nelle nostre videorecensioni, ed alcuni media di prova per vedere come funzionava: una boccata d’aria fresca rispetto a qualsivoglia penna USB 2 in circolazione (ovvio, direte voi…) ma notevole passo avanti anche rispetto allo standard USB 3 fino ad oggi sfruttato: la media da battere, per i competitor, quindi sale di qualche altro gradino.
La penna è leggera, ci mancherebbe, nonchè pratica da usare visto che risulta gestibile sia da porte USB 3 che da porte USB 2 senza timori particolari nei confronti di porte USB sottoalimentate.
La banda in lettura/scrittura non sarà il massimo possibile se non sfruttate una USB 3, sia chiaro.
Avere il marchio Kingston su una pendrive fa sempre un certo effetto visto e considerato che tale device è meglio di quanto promesso in fase di vendita.
Chiudo con la frase che abitualmente poniamo in calce quando un prodotto ci sorprende.
Un augurio sincero di lunga vita a Kingston, rimanere nell’Olimpo dell’informatica è difficile ma ci stanno riuscendo.