Garanzia Apple è davvero eccellente? Vi raccontiamo la nostra esperienza

Salve a tutti, come già sapete noi non riportiamo quotidianamente rumors e notiziuole dal mondo della tecnologia a meno che non siano presentazioni/comunicati stampa o info certe.
Non amiamo alimentare il marasma che già innumerevoli siti web creano nè amiamo sfruttare questi mezzucci per farci pubblicità visto che è una strada poco utile: abbiamo cercato, per un breve periodo, di mantenervi aggiornati con i suddetti rumors, poi ci siamo resi conto che era inutile sprecarci sopra del tempo perchè trattasi perlopiù di fuffa.

Questo articolo, però, è dedicato a coloro i quali sono convinti che l’assistenza sui prodotti Apple sia veramente sublime.
E per mettere in guardia tutti gli altri su quanto può accadervi, noi riporteremo i fatti in modo da copiare fedelmente l’accaduto.

Qualche mese fa è stato acquistato presso un negozio 3 Italia un telefono, iPhone, sul quale vige la garanzia di un paio d’anni com’è ovvio accada per i privati in suolo italico.
Essendo comunque possibile farlo rientrare nel primo anno d’assistenza, tale assistenza è scontata anche per eventuali detentori di Partita IVA (leggasi aziende varie ed eventuali).

In pratica, se vi si rompe qualcosa nel primo anno, avete il fondoschiena parato a prescindere visto che l’assistenza è gratuita.
Sottolineo gratuita.

E invece no.

Un paio di giorni fa mi ha abbandonato l’alimentatore del melatelefono, semplicemente è accaduto che la linguetta interna alla presa USB ha deciso di rompersi durante un normale inserimento della presa USB del connettore proprietario Apple (che solida qualità questa manifattura cinese, eh?!) rendendo quindi necessaria una sua sostituzione per continuare ad alimentare dal muro il caro (carissimo, per essere precisi ed onesti, visto che di listino si pagano quasi 800 euro per un telefono) iPhone.

Nel pomeriggio contatto telefonicamente un Apple Reseller, ne ho uno a portata di mano e ho pensato che “mi faccio quattro passi e sistemo l’ali”, che mi dice che la riparazione/sostituzione dell’ali è fattibile con qualche giorno d’attesa.
Va bene, porteremo pazienza e vedremo quindi di arrangiarci in altra via nel mentre s’attende il pezzo.

Stasera avevo un’ora di tempo da dedicarci, quindi prendo lo scontrino e -superficialmente fiducioso- vado in un Apple Reseller chiedendo un aiuto.
Appena entro ecco i saluti di rito, solita voglia di venderti subito qualcosa -possibilmente costoso fuori misura e con la mela sopra- e spiego al primo ragazzo che s’avvicina che l’alimentatore non va.
Il tizio lo attacca ad una presa a muro, ci collega il cavo USB e mi chiede di connettere il mio iPhone, che ovviamente non si ricarica (!!), guardandomi nel mentre come fossi un pirla alieno di un’altra galassia.

Ora, se vengo da te e ti dico che non funziona e che va sostituito avrò ben chiaro in testa che non vengo da te per farti perdere tempo, no?!
Che non c’ho di meglio da fare che venire a trovarti passando per cretino/inetto/incapace?!
Ma ammesso e non concesso che ci siano persone che non hanno di meglio da fare che andare in un negozio Apple per passare da emeriti imbecilli, se ti fornisco un ali potenzialmente difettato PRIMA provi con un tuo dispositivo se funziona e SE funziona POI provi a scoprire se il malfunzionamento è localizzato nel dispositivo del cliente.

In ogni caso avevo ragione. E grazie al c….
Che soddisfazione, anche nel negozietto Apple se ne sono accorti.
Ed ora? Il primo pensiero che m’è venuto in mente è “me lo sostituiranno, non funge, andranno nel retrobottega e me ne daranno uno di rimpiazzo”.

E invece no.

Tocca aspettare che il “tecnico” dia il suo parere, quindi minuti sprecati in attesa di sapere che per sostituire un affarino di plastica di siffatta semplicità dovrei andare in un Apple Store (leggasi andare a Carugate, partendo da Milano) e lì ripetere dall’inizio le mie rimostranze.
Ma e la telefonata del pomeriggio?
Eh… ci sarà stata qualche incomprensione. Tanto che gliene importa del tempo che ti fanno perdere? 
Mah!

A questo punto m’incazzo, già lo ero perchè la “sublime qualità” Apple m’aveva lasciato per strada, in più perchè stavo aspettando come un disgraziato in attesa che un “tecnico” confermasse quanto già era ovvio dal momento in cui avevo varcato la soglia del negozio.

Gira e rigira scopro che non vogliono eseguire una richiesta RMA (termine astratto per indicare la semplice richiesta d’assistenza) che ribadiscono la necessità di rivolgersi ad un centro Apple etc. etc. e così, visto che s’approssimavano le 19.05 ho deciso temporaneamente di andarmene per fare un salto nel negozio 3 dove s’era acquistato il telefono.

Altro giro altro regalo, mica finita, poichè arrivo nel negozio 3 Italia ed anche qui dopo il saluto (singolo semplice e conciso, per fortuna i salamelecchi qui li evitano) pongo il problema che fa cadere dalle nuvole il tizio che avevo di fronte: mi dice che sull’alimentatore, essendo un accessorio, non c’è assistenza.
Ora, partendo dallo stato d’animo dell’uscita dall’Apple Reseller (di cui al momento non faccio il nome, non è questo l’importante) arrivo allo status di “incazzato nero” perchè con un telefono da quasi 800 euro ricevere un trattamento simile è quantomeno vergognoso, non dico che ti dovrebbero trattare con tanto di tappeto rosso, ma la cortesia sulle necessità base dovrebbe essere automaticamente inclusa.

E invece no.

Siccome però è tardi e devo fare un paio di commissioni ben più importanti del rimpiazzo di un semplice alimentatore (devo comprare un regalo per il compleanno di un’amica e devo organizzarmi la cena, giusto che così vi racconto proprio tutto) saluto il tipo, lo guardo male perchè in cuor mio vorrei strozzarlo ma mi dirigo verso gli altri negozi che devo assolutamente visitare prima che chiudano la porta.
Ma ho ancora questo benedetto alimentatore che non funge e che mi ballonzola in tasca.

Procedo quindi con le altre faccende e nel mentre ricordo il suggerimento del tizio (quello che voleva vendermi qualcosa di oltremodo costoso e melato nel melanegozio di cui sopra) e chiamo il numero 199120800 che loro chiamano “numero verde” ma che in realtà è a pagamento.
Ma stendiamo un velo pietoso sopra e telefoniamo, che mi girano e ho fretta.

Sono ancora in modalità “incazzato nero” tuttavia interagisco con una signorina gentile e trovo ingiusto scaricare questa totale mancanza di supporto sulle sue povere orecchie così ricomincio a spiegare il problema, vi rammento che sto pagando la telefonata per un servizio che dovrebbe essere reso gratuitamente (ma voglio seguire il consiglio ricevuto, come farebbe un qualunque cliente), e chiedo che me ne spediscano uno ritirando quello vecchio visto che così com’è, quello che ho, è utile solo come cuneo fermaporte.
Con la tipa si procede quindi alla compilazione dei dati richiesti e mi dice che devono essere bloccati 25 euro sulla carta di credito: un forte disappunto mi pervade, ma ormai sono rassegnato ad arrivare fino in fondo e, mentre completo le altre commissioni, procediamo.

Al termine della telefonata, nella sostanza, ho l’assicurazione da parte della ragazza che il pezzo arriverà in circa 48 ore e che SOLO dopo aver restituito il pezzo che s’è rotto riavrò, forse, il quantitativo di denaro prontamente pagato.
E non si è nemmeno sicuri che il pezzo possa restituirlo contestualmente all’arrivo del corriere con l’alimentatore nuovo, dovrò probabilmente perdere tempo una seconda volta (o meglio la terza se consideriamo come prima volta questa serata e come seconda l’arrivo del pezzo nuovo) per far sì che arrivi un altro corriere per prendersi l’esemplare non funzionante.

La telefonata mi è costata 5 euro, con una perdita di tempo complessiva di quasi un’ora e mezza: per fortuna che almeno ho chiuso a filo il resto delle cose che dovevo fare prima che chiudessero i negozi.
Ah, aggiungete anche i 25 euro della carta di credito di cui sopra senza l’esistenza della quale sarei dovuto andare fino a Carugate per sostituire un alimentatore (o caricabatterie USB, chiamatelo come vi pare ma la sostanza non cambia) cinese venduto da Apple come il non plus ultra della tecnologia.

Ditemi voi se questa può considerarsi una assistenza post-vendita perfetta come tutti gli Apple fanboy sostengono.

Share This Post

About Author: Archivio Storico

Questo profilo autore è stato creato per riassumere tutti i link, articoli, focus, demo ed approfondimenti pubblicati da Giuseppe Ragozzino e Luca Viscardi nella prima versione del sito web. Tale sito nacque con l'inizio di marzo 2010 e nel tempo ha totalizzato diversi milioni di visite fino ad arrivare alla soglia di 2.300.000 quando si è deciso che era ormai troppo piccolo per ospitare le numerosissime categorie usate. Ci andava stretto, davvero troppo, e così si è scelto di migrare da Joomla a Wordpress per rendere il tutto fruibile ad un pubblico ancora maggiore e sempre più curioso: per fare questo ci stiamo avvalendo di un gruppo formato da uno staff tutto nuovo, elementi freschi e preparati che daranno una mano ai fondatori nel tenervi aggiornati. Tutti gli articoli scritti quindi da Archivio Storico sono in fase di lenta revisione, sia perchè alcuni link tra articoli di questo sito sono da rifare, sia perchè vanno aggiornate gallerie fotografiche, recensioni e tipo di formattazione: se trovate qualcosa da segnalare, di errato e/o non funzionante, per favore fatecelo sapere contattando webmaster@formobiles.info con qualche info in merito. Grazie a tutti del supporto, seguiteci come sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *