Dell Alienware X51: recensione completa

Su questo desktop che esplora la fascia media di Dell, all’interno della famiglia dedicata ai casual gamer, già abbiamo creato degli approfondimenti per voi e precisamente abbiamo già pubblicato:
unboxing
galleria fotografica
parziale smontaggio
demo luci e opzioni
che vi consiglio di tenere sott’occhio in quanto non riporteremo nulla di quei pezzi nella recensione, visto che vogliamo snellire il testo a seguire.

Dopo lo stacco trovete le specifiche nonchè l’analisi di questo computer.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questo Alienware X51, particolare elemento della fascia media di Dell di questa metà 2012.
Il computer è un buon compromesso tra potenza e completezza d’insieme e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava interessante mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questo nettop da salotto.

 

Specifiche

Per quanto riguarda questo aspetto potremmo anche copiaincollare qui gli attuali dati, tuttavia vi rimando al sito ufficiale rammentandovi che la versione di computer da noi analizzata era dotata di Windows 7 Home Premium supportato da Intel i5-2320, HDD da 1 TB, 8 GB di memoria RAM nonchè la scheda grafica nVidia GeForce GTX 555.

Come ogni Dell che si rispetti anche qui il cliente ha una buona libertà di personalizzare la macchina che acquista, il listino parte dai 749 euro IVA inclusa fino a sfiorare i 1100 euro a seconda di quanto “full optional” lo andate a scegliere.

 

 

Dimensioni, linea, design

In questo caso parliamo di un cabinet confrontabile con un mid-tower ma spesso soltanto la metà, dalla finitura nera lucida con parti in tinta opaca nonchè una possibilità di illuminazione a fantasia.
Può ovviamente piacere o meno, a me garba, ma è inevitabile l’accostarlo almeno idealmente con monitor tipo GN245HQ anch’esso disponibile con un look aggressivo nero/arancio: la linea di design è decisamente similare ma non esagerata come nei modelli gaming di Acer serie G7xxx.
La gamma Alienware è particolare e sicuramente stacca dal panorama monotono dei computer, quindi ognuno può dire la sua.

Nel pannello frontale colpisce la presenza di uno slot ottico privo di vassoio, sarà quindi molto stiloso alla vista (come ogni slot load) perchè in grado di integrarsi con la modanatura che poi sfocia nella testa dell’alieno che campeggia guardando il computer.
Ci sono anche le uscite audio, come pure un paio di USB 2: manca però una porta USB 3, peccato, perchè questo limite costringe l’utente ad usare una di quelle posteriori e se l’unità è incastrata (come spesso capita in salotto) si deve prevedere l’uso di una prolunga USB per l’uso della porta più veloce, cosa che non è esteticamente accattivante.

Nella parte posteriore troviamo un’ampia griglia, comunque riportata poi anche su altri lati, che permette un’ottima aerazione dell’insieme tanto da consentire il posizionamento di una VGA doppio slot senza evidenti problemi di raffreddamento.
Buono quindi come ergonomia d’insieme, è ovvio che possa rispecchiare i tradizionali limiti e pregi (e.g. porte USB a raffica ma molto ravvicinate) che trovate in uno chassis mainstream ma compressi in una soluzione che strizza l’occhio all’ambiente nettop.

Il pulsante d’accensione, essendo però così a portata di dito visto che sta nella zona frontale alta, deve essere evitato per abitudine in caso di inserimento sotto il tavolo del cabinet stesso pena l’arresto del sistema.
Una soluzione potrebbe essere inserire l’opzione “Non intervenire” nelle opzioni del Pannello di Controllo di Windows 7 nel campo relativo al comportamento da tenere in caso di pressione del pulsante d’alimentazione quando la macchina è accesa. In ogni caso poco male, per abitudine o per impostazione, non sarà un problema che vi affliggerà.

Per mantenere l’insieme più compatto e snello possibile s’è scelto di optare per un alimentatore esterno, per intenderci sulla falsariga di quello da laptop, e così ecco che dovrete tenerne conto nel vostro setup visto che parliamo di qualcosa che non passa inosservato e pesa circa 1.5 Kg (per 330W).

BIOS

In questo caso abbiamo un computer fisso caratterizzato dallo stile laptop nella configurazione del manager di preavvio.
Sono presenti le info di base e relative impostazioni di base, nulla più: tra questo e quello sfruttabile su M6600 non c’è confronto, ovviamente a favore della workstation mobile.

Nello spezzone video a seguire mostriamo rapidamente la configurabilità del BIOS.
Come si può apprezzare dal filmato lo spazio di manovra, in questo caso, è limitato e non è allineato agli standard Dell.

Già che c’eravamo mostriamo anche i tempi di boot della macchina stessa, validi anch’essi considerando il software preinstallato configurato in autoavvio.

 

Espandibilità: Wi-Fi, HDD, SSD, VGA

Come mostrato anche nei video relativi alla manutenzione e riportati in un articolo linkato in testa al pezzo, le potenzialità d’espansione del computer, in tempi successivi all’acquisto, non sono enormi a meno che non desideriate munirvi di saldatore, Dremel e una buona dose di pazienza.
In ogni caso perderete la garanzia e se siete tipi amanti del modding dovete sapere che questo desktop non è propriamente nato per assolvere a questo compito.

Il sistema nasce come un ibrido: una sorta di computer fisso di fascia media ma che potete piazzare in bella vista in salotto perchè simile ad una console di gioco (PS3, Xbox) quindi non ha il vezzo nè, soprattutto, il costo d’avere 8-9 slot d’espansione nè una mezza dozzina di baie da 3.5″ per HDD aggiuntivi.
Il nostro esemplare, ad esempio, è arrivato dotato di un disco da 1 TB ma consiglio fortemente l’installazione di un SSD al posto del disco meccanico perchè quest’ultimo è il collo di bottiglia della bestiola in questione.
Un HyperX SSD è perfetto, ma se desiderate spendere meno c’è una certa scelta in giro (a breve analizzeremo il più economico HyperX SSD 3k).

Lo spazio interno è limitato, per espandere le capacità di storage potete ovviare usando dischi esterni USB 3, NAS oppure optare per un interno meccanico 3.5″ più capiente.
Bisogna pur rinunciare a qualcosa se volete una unità compatta, personalmente consiglio l’SSD per velocizzare i caricamenti dei livelli nei giochi e delle relative ambientazioni.

A bordo trovate già una grafica doppio slot, quindi già di base avete qualcosa di accettabile quanto a potenza grafica, tuttavia potete sostituirla con un’altra soluzione più potente ma prestate attenzione al discorso garanzia.
Per le info su come sostituirla vi rimando al relativo articolo corredato da filmati.

Nello stesso troverete anche le info su come rimpiazzare l’eventuale modulo wireless, incluso di default nella soluzione in questione visto che risulta comodo al fine di minimizzare la presenza di cavi che già sono spiacevoli nella posizione a scrivania, figurarsi l’averli a vista in un salotto.

Connettività: USB 3.0, Wi-Fi, LAN, Bluetooth

Come connessioni avanzate, ad alto rendimento quanto a banda dati o comunque utilizzabili anche con devices mobili il computer tira dritto e s’adegua alla fascia medioalta del segmento in quanto per essere un nettop è comunque completo.
Il sistema ha un paio di porte USB 3.0 posizionate posteriormente (Dell, metterne una davanti no eh?!) ed è dotato di LAN Gigabit che già son valide per descrivere un desktop che, per ogni evenienza, sono comunque completabili con il bluetooth che però mi sarei aspettato di trovare a bordo vista la presenza del Wi-Fi.

Consiglio l’uso della LAN 10/100/1000 per chari motivi, ma se proprio non potete tirare il cavo, il vostro internet ce l’avrete lo stesso così da utilizzare il salotto per un eventuale prestito agli amici e/o ospiti che vi ritrovate in casa.

Gestione GPU

Questo computer nasce per giocare ma non pretendete la definizione stratosferica che solo sistemi multi VGA possono garantirvi, la sua destinazione d’uso principale è il casual gamer che lo posiziona in salotto per permettere anche la contestuale fruizione di contenuti multimediali (foto, video, musica) al resto della famiglia.
La stessa fascia di prezzo ne attesta il target, credo sia palese.

In ogni caso abbiamo voluto far girare il classico trio di benchmark targati Unigine, così eccovi i risultati:

valori che comunque attestano una resa valida anche nel momento in cui volessimo farci girare qualche titolo dal peso medioalto visto e considerato l’interessante punteggio totalizzato su Sanctuary e Tropics.
I 26 fps di Heaven confermano infatti che solo sui giochi più pesanti la GTX 555 (occhio alla dicitura presente negli screenshots, il sistema erroneamente ha identificato la scheda Intel HD come autrice di tali risultati come si vedrà più avanti grazie a Cinebench) arranca leggermente anche se supera i 24 fps che usualmente sono considerati come target base della fluidità di un filmato.

Per uno sparatutto, ad esempio, consiglio di puntare almeno i 40 fps per avere una buona giocabilità (attorno ai 60 stiamo bene, sopra è tutto grasso che cola).
Direi comunque valido, come risultato d’insieme è accettabile visto che chiedendo meno risoluzione (ma l’abbiamo scelta perchè tipicamente riconducibile ad un salotto) oppure meno dettagli il numero di fps aumenta.

Il tutto mantiene livelli di temperatura comunque accettabili, possiamo equipararli con quelli di un laptop visto che l’aria in uscita è sui 55°C.
Lasciategli un po’ di spazio fresco intorno, non chiudendolo all’interno di un vano chiuso, e sarà in grado di funzionare senza noie ulteriori.

Gestione HDD

Poco sopra abbiamo indicato il fatto di avere un rotativo meccanico a bordo e precisamente un classico da 1000 GB realizzato da Seagate, buon disco anche se non rappresenta il miglior rotativo in circolazione.
Andiamo quindi a ripetere i test 5 volte, al termine sceglia il risultato che meglio copia l’andamento reale.

Ecco i risultati di Atto (superiamo i 120 MBps in lettura/scrittura):

mentre questi son quelli registrati grazie a As SSD:

ed i seguenti sono totalizzati con CrystalDiskMark nelle medesime condizioni di cui sopra e sempre considerando dati comprimibili e non:

dal cui insieme possiamo comprendere che il disco in questione è valido come soluzione di storage, di certo non può considerarsi come unità dedita alle prestazioni visto il picco raggiungibile di 125 MBps.

Per questo motivo, poco sopra, consigliavo il passaggio ad un disco a stato solido.

Terminiamo l’analisi della sezione con la visione dell’andamento della temperatura:

la quale conferma una buona gestione d’insieme tanto da avere un comparto mediamente fresco, precisamente indicando una condizione di avvio, di normale uso e di massimo stress.

Il fatto che compaia la dicitura “A rischio” potrebbe essere sintomatico di un’unità danneggiata, in questo caso chiederei subito il suo rimpiazzo alla cassa madre così da non dovermi preoccupare della salute e della durata dei dati ivi memorizzati.
C’è comunque una remota possibilità che tale sistema legga erratamente i dati SMART, ma per precauzione meglio sostituire così da non rimpiangere più avanti di non averlo fatto (mi raccomando di NON aprire il disco, vero?!).

Gestione CPU, prestazioni

Windows 7 consegna un valore di 5.9 a questa macchina:

ma soltanto a causa della lentezza del disco di sistema, se lo rimpiazzate con un SSD noterete il punteggio superiore al 7 confermando la bontà dell’hardware inserito.

Per quanto riguarda la CPU parliamo di un Intel i5-2320 con 4 processori (sono threads, ad essere pignoli, ma non cavilliamo) visti dal sistema operativo che, di norma, si clocca sul valore di 3 GHz ed è in grado di rimanere fresco anche in caso di particolare stress, ma con la facoltà di overcloccarsi fino a 3.3 GHz se necessario.
Consideratelo comunque come un eccellente procio di lavoro e affidabile: risulta essere fedele alle richieste di Windows, valido quindi per operazioni quotidiane e carichi di lavoro notevoli.

L’abbiamo testato, il procio Intel a bordo, con diversi tool tra cui HyperPI, in merito al quale riportiamo lo screenshot relativo al tempo di acquisizione di 32M di elementi a 24 iterazioni:

dopo esserci accertati di non avere il Core Parking attivo:

per mostrarvi le reali potenzialità dell’insieme.

Come visibile è considerabile come un eccellente risultato visto che stiamo parlando di un procio mediagamma, rappresenta una soluzione adatta a coloro i quali chiedono prestazioni valide anche in contesti dove viene richiesta pura potenza di calcolo.

Vediamo ora cosa ci mostra AIDA64:

il quale ci permette di verificare la stabilità del sistema che ci troviamo tra le mani, arrivando a comprendere come si comporta tale unità se messa sotto stress per un tempo variabile, normalmente una mezz’oretta.

In pratica si dimostra come tale X51 sia in grado di supportare perfettamente sessioni specifiche con carichi elevati di lavoro vista la tenuta in condizioni di esercizio impegnative: potete quindi tenerlo acceso tutto il giorno chiedendogli di lavorare spesso in condizioni di stress.
Direi quindi un altro punto positivo.

Questa impressione ci viene anche supportata da Cinebench 11.5:


elemento di benchmark che ci conferma quanto sopra esposto visti i valori totalizzati da GPU e CPU.

Conclusioni

Il layout del computer è ordinato, praticamente completo di tutto quanto possa risultare necessario nell’uso in salotto.

L’unità in analisi, secondo me, risulta prezzata un pochino troppo in alto considerando il fatto che possiamo anche stare sulla quota del migliaio di euro: volendo costruirsi un HTPC o altra soluzione compatta si può arrivare a spendere meno ottenendo di più quanto a resa finale.
Ma l’estetica non sarà curata, perchè essenzialmente ricondubile a parallelepipedi squadrati più o meno fini e/o estesi come superficie.

La differenza, in questo caso, è dal punto di vista estetico: chi cerca un prodotto pronto, aggressivo e tipicamente Alienware allora sarà soddisfatto dal modello X51.
Il sistema è ben rifinito, esteticamente parlando, tanto da non vedere sbaffi o sfridi pericolosi in giro per il cabinet. Un buon lavoro, appagante anche da questo punto di vista.

Di per sè, a meno di quanto già considerato durante la stesura della recensione, troviamo quindi connettività completa ed anche le porte USB 3 ma tenete a mente che non si tratta di una console, con giochi ottimizzati per girarci sopra: qui parliamo di un desktop, essenzialmente dimagrito, che viene ristilizzato per essere fruito al fianco della TV.
Con i pregi ed i difetti del caso.

Il target cui punta questa soluzione è servito, sta a voi decidere se fate parte del gruppo di gamer con quelle necessità o preferite puntare altrove la vostra attenzione: più che fornirvi un buon numero di dati sulle prestazioni non possiamo fare.
Abbiamo usato il sistema con un paio di schermi 1920×1080 in contemporanea e c’ha soddisfatto, ergo potete sfruttarlo anche nel quotidiano per altri vostri usi e non soltanto per giocare.

A breve arriveranno altri focus, restate con noi!

 

 

 

 

 

 

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