Western Digital My Book 3.0 2 TB (WDBABP0020HCH): recensione completa

Abbiamo testato questo disco inserendolo come banco di prova all’interno di un desktop caratterizzato da prestazioni di medio livello, quindi s’è deciso di condividere tutto con voi.
Come visibile anche dalla descrizione l’abbiamo provato su un Gateway FX6802, così da poterlo inserire in un contesto di media diffusione: prima di procedere con un’analisi dettagliata abbiamo pubblicato questo rapido sguardo sul prodotto che vi consiglio di vedere così da farvi un’idea più ampia sullo stesso.

Vi invito a tenere sott’occhio anche l’unboxing e la galleria fotografica che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Eccoci in un rapido passaggio video dove riassumiamo le nostre più importanti considerazioni in merito a questa unità USB 3 di storage esterno da 2 TB, elemento corrispondente alla fascia medioalta della gamma Western Digital inerente i dischi rigidi alimentati esterni di questo termine 2011.
Il device non è dotato di eccellenze particolari quanto a velocità di trasferimento dati e così, prima d’addentrarci in analisi più approfondite, mi sembrava interessante mostrarvi un sunto del nostro pensiero su questa unità nata per essere il tradizionale muletto da ufficio/casa.

 

Specifiche

Vista l’ampia gamma Western Digital vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: in ogni caso il modello analizzato lo trovate anche nel taglio da 1 TB, ormai dovrebbe essere stato rimpiazzato in gamma dall’Essential (la cui recensione è già pronta, sarà pubblicata subito dopo questa).

Consumi, temperature

Come vi abbiamo detto poco fa il disco è compatibile USB 3, ciò significa che per farlo funzionare risulta necessario collegare un cavo USB 3 ed un’alimentazione da 18 W max considerando il picco che può supportare il comparto elettrico (che di norma, comunque, non richiede più di una dozzina di Watt).

Per quanto concerne le temperature, abbiamo provveduto a registrarle tramite CrystalDiskInfo ed i valori che ne sono usciti disegnano una unità abbastanza fresca nell’uso medio e mediobasso mentre s’individua un picco netto qualora si proceda con la messa sotto stress del device.

In circa 120 secondi dal termine della condizione di stress, l’unità rientra comunque in un range di valori considerabile come la norma per un disco rigido rotativo esterno.
Le temperature mostrate son riferite all’unità di memorizzazione posta internamente la soluzione di storage: sulla superficie esterna non abbiamo mai letto più di 42°C, nemmeno durante il picco raggiunto.

Prestazioni

A proposito di queste ultime andiamo a darci un’occhiata da più vicino, partendo dal concetto principe che ogni test che andiamo ad eseguire viene fatto 5 volte, mentre pubblichiamo al termine solamente la schermata più significativa visto che sarebbe inutile pubblicare una miriade di screenshots.

Iniziamo dal tempo di accesso che registriamo, attraverso HD Tune, essere sui 10 ms:

valore che rappresenta un ottimo valore per un rotativo classico, considerando poi che parliamo di una unità esterna si può affermare che questo aspetto rappresenta il lato migliore del disco in analisi.

Proseguiamo ora con Atto che ci permette di registrare prestazioni interessanti, anche se non rappresentano lo stato dell’arte di WD:

come rimarcato anche da As SSD:

ed è grazie a questi screenshots che comprendiamo come questo disco sia un buon acquisto se andate ad approfittare delle varie offerte che trovate in giro per gli stores online.

In ogni caso, vista la capienza di tale unità, abbiamo pensato che potesse essere comodo eseguire anche Hyper PI così da comprendere se tale periferica risultava idonea all’elaborazione diretta dei dati ivi contenuti:

come potete apprezzare anche voi dai tempi registrati, non abbiamo il benchè minimo scarto rispetto ad una soluzione tradizionalmente collegata direttamente alla mobo del sistema.
In pratica ciò significa che qualora ci fosse la necessità di elaborare una grande quantità di dati, potreste tranquillamente considerare la possibilità di lavorarci sopra lasciandoli memorizzati direttamente sul My Book in analisi.
Ottimo, visto il risparmio di tempo.

Conclusioni

Dopo aver usato questo disco in diversi ambiti, lo ritengo valido per un target d’uso medio.

La banda disponibile è mediamente interessante, risulta confrontabile con quella ottenibile da una pendrive DT Ultimate G2, anche se con files di piccole dimensioni mantiene i tradizionali limiti dei rotativi.
Dal punto di vista delle prestazioni, quindi, questo rotativo esterno è usabile all’incirca come la flashdrive Kingston di cui poco fa, ma è decisamente più capiente visto che tiene in memoria un paio di TB.
Ovvio che risulta essere anche più voluminoso, ma parliamo di un HDD da 3.5″ ergo è palese tale considerazione.

Il disco non è il meglio in circolazione, se ne volete uno prestante dovete rivolgervi al Western Digital My Book Essential (che tra un’ora sarà recensito), tuttavia in giro per la rete ci sono buone offerte per l’acquisto di questa unità, se ne trovate una quindi non fatevela scappare perchè merita.
L’unico consiglio che mi sento di darvi in merito all’uso di tale device è il posizionarlo in un luogo ventilato e non chiuso, così da facilitare il suo raffreddamento.

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