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MSI intervista con Maicol

Ciao Maicol, grazie dell’intervista. Innanzitutto dicci un po’ chi sei.

Sono una delle persone che curano il marketing italiano di MSI ( MSI Italia)

Vogliamo cominciare dalle cose leggere o da quelle più “pesanti”?

Fai tu.

Iniziamo allora con qualcosa di più soft. Attualmente MSI sta crescendo molto bene e in Italia non è da meno. Vuoi spendere dua parole a riguardo?

Certo. MSI ha deciso di cambiare rotta rispetto al passato e di diversificare il suo mercato. Prima creava prodotti senza un target specifico ma che andassero bene su tutti i fronti. Questo è cambiato, ora abbiamo più target a cui puntiamo direttamente con prodotti mirati e realizzati seguendo i feedback della nostra clientela.

Così nascono le serie per overclock e gaming, ad esempio.

Sono declinazioni di filosofie d’uso. (gli ho fatto i complimenti qui, lo ammetto. ndr)

Maicol, parlami un po’ delle attuali soluzioni innovative che MSI ha messo in campo negli ultimi mesi, in particolare nella serie Gaming.

Allora inziamo parlando di Xtreme Audio DAC e Audio Boost 2 che sono sistemi, sviluppati con Creative, che ci permettono di avere una scheda audio integrata completamente separata dal PCB delle schede gaming. E’ quindi una scheda di altissimo livello nonostante sia “integrata”.

Mi stai dicendo che renderà obsolete le schede audio esterne?

Assolutamente no, però la qualità di questa tipologia di scheda audio è innovativa. Parliamoci chiaro le schede audio esterne raggiungono livelli immensi, ma il nuovo sistema di MSI va a sbaragliare la concorrenza delle schede audio integrate e si colloca di poco sotto alle soluzioni esterne.

Si parla molto del vostro chip anti-lag chiamato, senza fronzoli, Killer LAN.

Il killer LAN è un chip dedicato a gestire in maniera dinamica le richieste della rete. Con una scheda normale non possiamo gestire la priorità dei pacchetti e questo va a pesare sul nostro ping, se per caso qualcosa dovesse avviarsi mentre stiamo giocando.

Si tratta di una priorità gestita da alcuni preset o è personalizzabile?

C’è un intero software con cui si può gestire la priorità per ogni singolo programma.

Parlami invece dell’m.2sata, promette grandi risultati.

L’m.2sata è un’implementazione di intel, la novità più grande forse per il chipset z97. Di norma c’è la classica porta SATA a cui si collega l’ssd. In questo caso intel va a sfruttare ben 2 linee delle 16 del chipset e permette una velocità del 67% superiore al metodo tradizionale. Inoltre essendo un aggancio senza cavo abbiamo meno ingombri e più ordine.

Prima hai parlato di sviluppo in base ai feedback dell’utenza, vuoi darmene un esempio?

Beh, per esempio, sulle vecchie Mpower (serie dedicata all’overclock. ndr) era presente il sistema Killer. Quando si fa un benchmark e si raggiungono le prime posizioni mondiali è necessario fare un validate, in tutto ciò il Killer non era che un driver in più e come ben sai tutto ciò che è superfluo si toglie per avere la prestazione massima; da qui il feedback dei ‘clocker ha permesso di creare le nuove Z97 da OC senza alcun chip aggiuntivo oltre a quelli strettamente necessari.

A questo punto Maicol mi ha dato altri dettagli sui sistemi di protezione della componentistica MSI GUARD PRO, su Xplit gamecaster (un sistema per fare streaming in maniera diretta mentre si gioca, senza appesantire troppo il sistema) e poi ha parlato del pulsantino per il clock automatico (OC Genie).

Qui ho messo l’esca per Maicol.

Maicol parli di overclock con un bagliore negli occhi, ma non mentirò, so che è una tua passione. So che muori dalla voglia di parlarne, hai carta bianca.

Grazie eheheh, è vero, non vedevo l’ora. Parlando di overclock ci tengo a fare una premessa: sono ormai anni che lo pratico ma possiamo oramai parlare di “diverse tipologie” di overclock, con grandi differenza tra la vecchia scuola e il “nuovo” OC.

Cosa intendi con NUOVO? Sono almeno 20 anni che si fa overclock, ci ho provato persino io tempo fa sul 166 e sulla sua schedina video che mi sfalsava i colori se salivo troppo.

Intendo dire che è proprio un nuovo approccio. Tu parli del tuo come di un esperimento e di base era così con forse più attenzione alla ricerca della prestazione assoluta. Ora questo aspetto è cambiato si cerca anche solo di migliorare il proprio sistema senza stravolgerlo.

Mi spiego meglio, prima era sostanzialmente più hardware dipendente: o avevi i componenti speciali o dovevi modificare fisicamente quelli che avevi e il tutto senza usare raffreddamenti estremi come azoto o ghiaccio secco, sistemi arrivati poi successivamente e solo per pochi “pionieri”.

Ora come ora il classico 5ghz con i7 che va tanto di moda dopo Sandy Bridge si può fare anche su una gaming, se la CPU lo permette. La serie di MSI dedicata all’overclock è per potere spingere al massimo tutto il sistema per benchmark, non solo per l’overclock “da tutti i giorni”. Basta far soffrire solo le cpu, facciamo soffrire tutto! (ok…questa l’ho aggiunta io…ma so che la pensava. ndr)

Maicol, abbiamo visto come è cambiato l’overclock e come sono cambiati i prodotti. Ti chiedo ora, come sono cambiati gli overclocker? Sono di più? C’è nuovo interesse? Questo renderlo una cosa più umana e meno da ingegnere col saldatore in mano (o da nerd sfigato nella cantina) l’ha reso più mondano/mainstream?

Ehehehe È tutto vero e tutto falso. L’overclock estremo è certamente fatto da meno persone rispetto a prima, non saprei dirti il perché: sicuramente un aumento vertiginoso dell’impegno economico richiesto e la necessità di dedicarci davvero una fetta importante del proprio tempo. L’overclock casalingo invece ha avuto un’iniezione di gente dall’esplosione dei social, dalla creazione di gruppi e quindi aggregamento di persone con passioni simili a distanza -virtuale- zero.

Tutto ciò ha portato in vetta la pratica dell’overclocking daily o casalingo come piace dire a me e lo ha sdoganato, chiunque fa un po’ di overclock “rapido”…anche la classica casalinga di Voghera!

E l’altro overclock?

Quello estremo, il VERO overclock (lo sottolinea. ndr), quello con 8 ore di carta e penna per 10 minuti di bench… beh forse sta sparendo o si sta davvero ridimensionando a pochi noti che se lo possono ancora permettere.

Grazie Maicol. Un’ultima cosa, prima di lasciarci perché non ci dai un’anteprima sul futuro prossimo di MSI?

Con le anticipazioni uscite negli ultimi giorni tra schede video e piattaforme dico solo che qualsiasi appassionato di informatica avrà di che parlare e divertirsi nei prossimi mesi!

Con questo è tutto, un saluto.

EV

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About Author: Egon Visintainer

Egon Visintainer nacque nel vicino ospedale di Cles in un frizzante giorno di primavera quando ancora si poteva usare uno slittino senza dover indossare caschetti, cinture di sicurezza e soprattutto senza infrangere almeno dieci tra leggi e normative di sicurezza. La prettamente fruttifera valle lo spinse in tenera età a voler conoscere ciò che si celava oltre le sue barriere naturali che Egon rinomina "il nero cancello". Poi finalmente gli studi universitari in Storia e Civiltà Orientali gli diedero una solida motivazione per raggiungere Bologna, città in cui rimedierà una laurea dal grande carisma e dalla dubbia utilità al modico prezzo dell'immenso amore per il capoluogo emiliano. La passione per i PC lo rapì con il Commodore64 e successivamente con lo strepitoso Pentium 166 per consegnarlo nelle mani dei videogiochi irrimediabilmente. Cresciuto in un ambiente riscaldato da musica in sottofondo finisce inevitabilmente per innamorarsi anche di quella, degli strumenti che suona, degli impianti stereo, dei mixer, delle cuffie, dei radiomicrofoni e dei concerti per cui gira l'Europa. Ma il nostro fedele seguace della musica del demonio non sembrava trovar tregua e si gettò, sulle orme del padre, anche nella fotografia. La camera oscura aveva sempre avuto un fascino irresistibile sul nostro giovane redattore e la digitalizzazione della fotografia non fece che alimentare questo ulteriore amore e renderlo quasi una maledizione. Smarrito nei suoi molti amori e in preda alla fame di conoscenza il nostro prode trentino intrecciò per l'ennesima volta il suo destino con quello del valoroso Giuseppe Ragozzino e decise di seguirlo nella sua audace avventura chiamata formobiles.info e relativo network.

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