• Unboxing Huawei Ascend G6

Huawei Ascend G6: Recensione

Huawei Ascend G6

Ci ritroviamo a breve tempo dopo l’unboxing del Ascend G6 di Huawei per la sua recensione. Il prodotto analizzato mi ha stupito sotto tanti punti di vista. Ma vediamo di chiarire un po’ questa affermazione. Innanzitutto <a href=”http://www.huaweidevice.it/device/huawei-ascend-g6/”>qui</a> potete trovare il sito del produttore, nello specifico è proprio la pagina del G6, con tutte le specifiche tecniche di questo prodotto. Ascend G6 stupisce innanzitutto per le dimensioni ed il feeling in mano, il peso e lo spessore contenuti conferiscono una presa davvero confortevole, inoltre le dimensioni non esagerate ci consentono di portarlo con noi comodamente anche in tasche non troppo capienti. Ma la vera forza del prodotto sta nel suo rapporto qualità/prezzo. Per circa 200€ ci si può portare a casa una piccola bomba. Un processore quadcore Qualcomm da 1.2 Ghz accoppiato ad 1 GB di ram ci permetterà di far girare anche le applicazioni più pesanti senza rallentamenti. Il sistema operativo, basato su android 4.3 Jelly Bean accoppiato ad Emui 2.0 ci darà un ambiente leggero e scorrevole. Infatti in Emui 2.0 sparisce l’app drawer, alleggerendo il sistema, per darci tutte le applicazioni sullo sfondo…come il noto iOS. Nel pacchetto di applicazioni con Ascend troviamo poche cose inutili. Da notare è sicuramente la cartella di applicazioni “strumenti”, contenti un bloc note molto semplice, la torcia, calcolatrice, radio, ecc. Qualità audio e di chiamata sono come sempre per Huawei delle migliori e l’Ascend si comporta bene a livello di autonomia nonostante la batteria da 2000 mAh che, grazie al sistema intelligente di risparmio energetico, ci consente di arrivare a fine giornata anche con un utilizzo decisamente massiccio dello smartphone. Una nota particolare merita l’impianto fotografico del tutto, abbiamo un’ottima fotocamera posteriore da 8 MP e una, decisamente atipica, fotocamera frontale da 5 MP. La fotocamera frontale inoltre, con il software dedicato ci permette di avere un’anteprima della foto nel lato in alto a sx verso l’obiettivo in modo da poter avere un selfie più centrato possibile. Tutto ciò lo potete vedere nel video qui sotto, buona visione.

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About Author: Egon Visintainer

Egon Visintainer nacque nel vicino ospedale di Cles in un frizzante giorno di primavera quando ancora si poteva usare uno slittino senza dover indossare caschetti, cinture di sicurezza e soprattutto senza infrangere almeno dieci tra leggi e normative di sicurezza. La prettamente fruttifera valle lo spinse in tenera età a voler conoscere ciò che si celava oltre le sue barriere naturali che Egon rinomina "il nero cancello". Poi finalmente gli studi universitari in Storia e Civiltà Orientali gli diedero una solida motivazione per raggiungere Bologna, città in cui rimedierà una laurea dal grande carisma e dalla dubbia utilità al modico prezzo dell'immenso amore per il capoluogo emiliano. La passione per i PC lo rapì con il Commodore64 e successivamente con lo strepitoso Pentium 166 per consegnarlo nelle mani dei videogiochi irrimediabilmente. Cresciuto in un ambiente riscaldato da musica in sottofondo finisce inevitabilmente per innamorarsi anche di quella, degli strumenti che suona, degli impianti stereo, dei mixer, delle cuffie, dei radiomicrofoni e dei concerti per cui gira l'Europa. Ma il nostro fedele seguace della musica del demonio non sembrava trovar tregua e si gettò, sulle orme del padre, anche nella fotografia. La camera oscura aveva sempre avuto un fascino irresistibile sul nostro giovane redattore e la digitalizzazione della fotografia non fece che alimentare questo ulteriore amore e renderlo quasi una maledizione. Smarrito nei suoi molti amori e in preda alla fame di conoscenza il nostro prode trentino intrecciò per l'ennesima volta il suo destino con quello del valoroso Giuseppe Ragozzino e decise di seguirlo nella sua audace avventura chiamata formobiles.info e relativo network.

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