Recensione completa sui componenti Logitech usati con Zeus 1.0

Iniziamo con questo pezzo la stesura delle nostre opinioni, dopo qualche settimana d’uso, sui componenti del brand Logitech che abbiamo selezionato e posizionato in abbinamento alla nostra prima macchina di benchmark.
Zeus, questo il suo nome per un più veloce richiamo in recensioni e demo varie ed eventuali, è un desktop basato su Cosmos II sul cui assemblaggio (QUI la videoguida dettagliata) abbiamo posto alcuni vincoli per non creare eccessiva confusione nella selezione delle varie parti: essenzialmente cercavamo qualcosa di fascia altissima per qualità ed affidabilità, tuttavia volevamo impiegare il minor numero possibile di aziende per semplificarne l’assieme.

Così facendo abbiamo puntato su Logitech per completare e supportare il lato audio/video del progetto in questione e precisamente abbiamo usato:
Logitech Speaker System Z623
– Logitech Wireless Speaker Adapter
– Logitech C920

Il primo paio di pezzi, come visibile, sono già stati ampiamente analizzati e vi si invita ad andare a vedere i relativi focus in caso vogliate approfondirne il funzionamento.

Per quanto riguarda la webcam, invece, procediamo rapidamente a ricordarvi la presenza online di:
unboxing
galleria fotografica
articoli che riescono già a rendere interessante il prodotto in questione.

La webcam è in grado di registrare in Full HD (filmati con risoluzione pari a 1920×1080) ed è dotata del sistema Fluid Crystal Technology, in grado quindi di offrire quanto attualmente di meglio in circolazione per un prezzo di circa un centinaio di euro.
Il tutto comprime e gestisce automaticamente la codifica H.264, ma per sfruttarla appieno è necessario avere una linea dati affidabile e non intasata al fine di videochattare con il nostro/i contatti in piena autonomia e gustandosi la bellezza delle immagini che è in grado di riprendere.

I filmati sono registrati in *.mp4 e questo fornisce la compatibilità di quanto in uscita con la maggior parte dei programmi di video editing: chi cerca un modo per realizzare unboxing e/o recensioni, ad esempio, può rimanere ampiamente soddisfatto perchè la camera è digerita senza ostacoli dai migliori programmi utili per un taglia/incolla finale prima della messa online.
Addirittura le foto possono arrivare ai 15 MP (5168×2907), però con interpolazioni software sia chiaro, e per questo adatte alla realizzazioni di scatti dedicati al web.

Il tutto è corredato dall’ottima ottica Carl Zeiss, azienda partner di Nokia per i relativi cameraphones come 808 PureView, e dai microfoni stereo in grado di trasmettere un audio chiaro e pulito dall’altra parte della comunicazione.
In questo modo verrete visti e sentiti senza problemi, inoltre se desiderate registrare un filmato ricordate che il prodotto finale sarà pari ad 1 GB per 20 minuti di durata.

Su Skype a 720p è uno spettacolo (a patto di avere una connessione stabile, lo si deve sottolineare).
Su Messenger pure.
Nel caso si voglia registrare una clip di varia natura (la tipa che parla di moda, il nipotino che compie gli anni, etc.) è uno spettacolo.
Se si desidera fare vlog, descriversi online, mostrare qualcosa e/o mettersi in mostra pure. 
In sostanza fa proprio bene quel che le si chiede di fare, chi cerca un valido prodotto l’ha trovato.

Per quanto riguarda il posizionamento della stessa arrivano altre note positive: come visibile dalla galleria linkata sopra abbiamo infatti la possibilità di ampia regolazione così da posizionare la stessa su un piano d’appoggio, un monitor spesso (tipo desktop), un monitor fino (tipo laptop) o su un treppiede Manfrotto (QUI la review di un modello da tavolo) senza alcun tipo di impedimento.
In questo modo potrete scegliere dove ancorarla senza preoccuparvi di nient’altro.

La clip di montaggio quindi fornisce ulteriore usabilità alla camera in questione, considerate che solo appoggiandola sul tavolo avete un mezzo angolo retto di mobilità.
Direi quindi decisamente bene.

Tra gli extra inseriti da Logitech all’interno di C920 e che meritano una nota a parte troviamo anche Right Sound e Right Light.

Il primo è un software in grado di filtrare i rumori di fondo, eventuali disturbi ambientali o altro sia che si stia parlando alla propria fidanzata sia nel momento in cui si decide di registrare una prova di una band.
Essenzialmente dovete considerarne l’utilità nella soppressione di eventuali noie acustiche delle sale prove (altrimenti se col portatile standard registrate qualcosa, al riascolto percepite un riverbero/rimbombo fastidioso) mentre se videochiamate la tipa (o chiamate chiunque altro, è ovvio), tale filtro software tende a modificare leggermente il tono vocale abbassandolo.
Il tutto è usabile ed attivabile a proprio piacimento, anche durante l’uso: noi si consiglia di far qualche prova in merito prima di un impiego stabile per comprendere al meglio se e quando attivarlo.

Chi desidera videochiamare in ufficio sarà soddisfatto.
Chi desidera videochattare con la tipa sarà soddisfatto.
Chi desidera fare vlog sarà soddisfatto.
Chi desidera fare recensioni video da mettere online sarà soddisfatto.
Chi desidera registrare le canzoni del proprio gruppo sarà soddisfatto.
Direi che per un centinaio di euro han fatto bene.

Per quanto riguarda poi la funzionalità Right Light si può già intuire dal nome di che si sta per parlare.
Tale sistema permette alla camera, in totale automatismo ed autonomia decisionale, di stabilire il giusto equilibrio tra luminosità, contrasto e bilanciamento cromatico di quanto sta accadendo di fronte all’ottica.
Ovviamente non è infallibile e se c’è molto dinamismo nell’azione ripresa potrebbero esserci degli sporadici scompensi, tuttavia per quanto testato la si può considerare una funzione da usarsi senza particolari timori.
Sia chiaro che quanto esposto è gestibile anche durante una registrazione/uso quindi in maniera analoga a prima si consiglia qualche test prima di un uso stabile.

Per chi è parecchio pignolo, però, c’è la possibilità di disabilitare tale extra, rendendo la camera gestibile manualmente in tutti gli aspetti dedicati alla visualizzazione dell’immagine e per questo assolutamente ottimale per un impiego più pesato da parte dei videoamatori.
Va a gusti, ovvio, ma dovevamo sottolinare la possibilità di disattivazione.

Anche in questo caso tutti gli utenti di cui sopra potranno essere soddisfatti, a patto di fare qualche prova per comprendere meglio come ci si può muovere con soddisfazione con la C920.
I settaggi saranno infatti diversi in caso d’impiego in ufficio o in ambito domestico, ma sarà possibile l’uso in diversi contesti senza rinunce evidenti.

Terminiamo quindi con il sottolineare la necessità di una più rapida gestione dell’autofocus, unico aspetto leggermente meno riuscito: anche in questo caso potete regolare manualmente il fuoco da macro ad infinito, tuttavia l’autoregolazione ogni tanto perde qualche dettaglio (tipicamente se portate un oggetto da riprendere da vicino).
In modalità manuale, invece, riprende senza incertezza anche i più piccoli dettagli. Grazie a Carl Zeiss.

Sicuramente si tratta della webcam di qualità da considerare come optional del vostro computer: essenzialmente parliamo di computer desktop, ma anche sui portatili dalla fascia media a scendere è un must have per videochat degne d’essere avviate.
Soltanto sulla fascia alta del panorama laptop (e.g. Dell, Fujitsu) potreste (forse!) evitare di acquistarla, a patto però di accontentarvi dei video in uscita dalle camere integrate nel tentativo di risparmiare sul numero di accessori da portarvi appresso.
Un consiglio spassionato però devo darvelo: se non volete diventarne dipendenti non guardatene i video registrati, dopo averlo fatto anche ciò che registra una workstation portatile vi sembrerà prodotto dalla calcolatrice uscita dal fustino del Dash.

Risulta chiaro che chi cerca un prodotto valido, compatto, non invadente e qualitativamente significativo ha trovato ciò che racchiude queste caratteristiche.
Altrettanto chiaro è che se prendete microfono, camera professionale e vi attrezzate uno studio di videoregistrazione il prodotto finale sarà migliore ma il costo da sostenere sarà superiore al centinaio di euro richiesti per la C920.
Per avere tutto in uno, mantenendo alta la qualità in uscita, è sicuramente un centro pieno da 10 punti.

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