Razer Deathadder Chroma mouse: recensione

Oggi andiamo a vedere la recensione di Razer Deathadder Chroma mouse: mouse gaming a 5 tasti con un sensore preciso fino a 10000 dpi.

Cominciamo.

Razer Chroma rappresenta nello specifico una più ampia gamma di prodotti, comprende anche la tastiera che utilizza la stessa capacità di riproduzione colori, addirittura con la possibilità di settare ogni singolo tasto. Per chi non lo conoscesse, Razer è un marchio che si occupa di pc e accessori per una fascia che definirei enthusiast, ovvero persone tendenzialmente abbastanza preparate in ambito di componentistica per pc alla ricerca di prodotti di un certo livello. E’ un marchio che, per quanto magari possa essere ritenuto commerciale, rappresenta comunque una nicchia del mercato, per i motivi di cui parlavamo sopra.

Questo mouse nello specifico ha un design molto confortevole, non è di tipo fingertip ma si utilizza con tutta la mano. Deathadder è un mouse solo filo, configurazione probabilmente dettata dall’alto consumo che avrebbe sulle batterie a causa dei refresh frequenti del sensore: il cavo è lungo e di buona fattura, simil spago. Sulla questione del filo dove inizialmente ero titubante devo dire che non ho riscontrato fastidi: piuttosto in rete leggevo come altri mouse con prestazioni elevate, anche lo stesso Orochi (fingertip di Razer con cavo e trasmissione senza fili) abbiano conusmi elevatissimi sulle batterie, tali da portare l’autonomia a pochi giorni. La rotella è di tipo a scatti ed è retroilluminata, come il logo: entrambi sono gestiti dal software Razer Synapse che permette di configurare se e come tenerli illuminati, avendo a disposizione una gamma cromatica di 16 milioni di colori. Questo programma si scarica automaticamente non appena il mouse viene collegato al pc e permette di mantenere le impostazioni del mouse salvate attraverso un interfaccia cloud based. All’avvio del sistema quindi si avvierà (sempre che voi non la disattiviate) anche questo centro di controllo, che recupererà subito dal cloud le vostre impostazioni, le vostre statistiche, ogni cosa. Parlando sempre di Razer Synapse, va detto che è un software ben sviluppato, soprattutto molto stabile e leggero, non viene percepito a livello di tempistiche nel caricamento del primo avvio e non ho mai trovato impuntamenti, blocchi o situazioni che potessero inficiare le performance del pc. Una volta effettuato il primo accesso (dovete registrarvi fornendo email e una password) le vostre impostazioni saranno tutte referenziate al cloud, legato al vostro account ovviamente: in questo modo se portate il mouse in un altro pc, basteranno pochi istanti per avere la stessa identica configurazione cui siete abituati, non male.

Attraverso le impostazioni potete gestire ogni cosa, dal colore dei led, alla precisione del mouse (in termini di dpi e polling), alla configurazione dei tasti. Potete seguire una procedura guidata che fa uno “scan” della superficie su cui il mouse lavora: anche questa viene salvata e ne potete salvare diverse a seconda delle vostre esigenze.

Per quanto riguarda le impostazioni dei dpi potete arrivare fino a 10000, da un minimo di 100, il polling invece può essere settato su 3 valori: 125, 500, 1000. Potete preparare profili diversi a seconda del gioco che utilizzate e potete switchare i profili semplicemente facendo un clic con il destro sopra la nuvoletta del programma Synapse presente nella barra delle notifiche. Oppure potete addirittura linkare un programma ad un profilo, in modo tale che all’avvio del programma venga connesso il profilo salvato. Qui sotto trovate gli screen delle relative impostazioni e di tutte le voci del menu Razer Synapse. Inoltre attraverso il pannello di calibrazione potete eseguire una procedura di taratura del sensore sul vostro tappetino, in modo da permettergli di capire estensione e tipologia di superficie di lavoro.

Circa l’assemblaggio e l’impatto estetico siamo ampiamente dentro le aspettative: sono di buon livello, pur essendo la cosa più importante l’ergonomia, la quale, come già detto è più che buona. Il feeling con il mouse si acquisisce in pochi istanti, complice poi la grande possibilità di modifica dei settaggi. Una volta trovata la giusta resa in termini di sensibilità sarà un piacere utilizzarlo quotidianamente. Lo scorrimento sia su tappetino che sul legno della scrivania avviene senza problemi, così come la precisione rimane sempre invariata senza nessun particolare fenomeno anomalo. Un martello dal punto di vista dell’uso quotidiano, lo stiamo usando da più di un mese, e lo sto usando per tutti i contesti: dal gaming al montaggio video, alla navigazione web. Inoltre i due tasti di navigazione laterali sono davvero molto comodi, possono implementare funzioni tra le più disparate, dal cambio della sensibilità mouse alla più semplice navigazione avanti/indietro nelle finestre.

Una cosa su cui non mi esprimo è il suono dei tasti: personalmente vengo da un mouse mobile 4000 di Microsoft che ha la peculiarità di avere dei tasti totalmente silenziosi. Il suono dei tasti è si piacevole ma mi piacerebbe pensare se fossero stato sempre del tipo a click, ma del tipo “no sound” come quelli cui ero abituato.

 

Per finire, iniziamo proprio dal prezzo: Deathadder Chroma mouse viene proposto su Razer store a 89 euro, 10 euro in più della versione classic (monocromatica). Fortunatamente comperandolo su vari store online riuscirete a risparmiare parecchio: su amazon è disponibile a euro 69. A quel prezzo è sicuramente un ottimo acquisto, sia che voi stiate cercando un mouse gaming, sia che voi siate alla ricerca di un mouse più comodo e prestante da utilizzare quotidianamente. Il tutto corredato di un software intuitivo e semplice da utilizzare, poco invasivo sul pc e con un interfaccia cloud based che si rende molto utile nel caso abbiate bisogno del vostro mouse su un altro pc.

Se avete bisogno di domande o informazioni aggiuntive, come sempre, siamo qui per voi.

Vi lasciamo alla video recensione.

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About Author: Andrea Toffolo

Nato a Pordenone nel 1991, città in cui vivo attualmente. ho sempre avuto la passione per la tecnologia: già a tre anni mi facevo spiegare il funzionamento degli impianti a fune che visitavo nelle vacanze: tutt'ora è un argomento che seguo con piacere. Negli ultimi 5 anni sono entrato nel vortice della tecnologia mobile e sono nell'occhio del ciclone, impossibilitato ad uscirne, sembra. Adoro tendenzialmente tutto ciò che è tecnologia, il confronto e i commenti costruttivi. Sono a vostra disposizione, quindi commentate e chiedete tutto quello che volete.

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