Buffalo WZR-HP-G450H (router 450 Mbps): recensione completa

Abbiamo testato questa soluzione router inserendola come banco di prova all’interno di una rete con un notebook, un NAS ed un desktop caratterizzato da prestazioni di medio livello, quindi s’è deciso di condividere tutto con voi.
La cerchia di prova era formata da un Acer TravelMate 5760G, da un Buffalo LS-WVL LinkStation Pro Duo 2 TB e da un Alienware X51 (ricevuto di fresco, ancora non abbiamo un link riassuntivo), così da poterla inserire in un contesto di media diffusione (tra cui Intel i5 con nVidia GTX 555): prima di procedere con un’analisi dettagliata abbiamo pubblicato questo rapido sguardo sul prodotto che vi consiglio di vedere così da farvi un’idea più ampia sullo stesso.

Vi invito a tenere sott’occhio anche:
– unboxing
galleria fotografica
demo software
che abbiamo già realizzato, in questo articolo non riporteremo nulla di quanto già pubblicato così da snellire il tutto il più possibile.

Specifiche

Vista la gamma Buffalo vi rimando al sito ufficiale così da farvi apprezzare l’ampiezza della stessa: esistono anche modelli meno prestanti, come potrete facilmente osservare.

Consumi, temperature

In questo caso i consumi sono bassi, quindi lasciare tale hardware acceso 24/7/365 non sarà un problema: rileviamo circa una dozzina di Watt durante il normale funzionamento, generalmente il consumo aumenta con l’intensificarsi della richiesta di prestazioni e tale aumento è lineare.
Se sfruttate la connettività Wi-Fi, quella cablata via RJ45 e quella via USB arrivate a consumare circa quanto indicato, dove la variabilità dipende dalla banda Gigabit sfruttata e dal tipo di periferica USB collegata (vedremo poco più avanti la genialità di questa porta).

Per quanto riguarda la temperatura, invece, abbiamo provveduto a scrivere diversi cicli di dati sul NAS e in cartelle condivise tra i vari computer.
Mai abbiamo superato quota 41.2°C, quindi direi che è perfetto: lasciategli solo un pò d’aria intorno, non chiudetelo in uno spazio stretto e si autoraffredderà con efficacia.

Funzionalità avanzate inserite

Partiamo da un concetto essenziale: la personalizzazione, ampia e sovrabbondante, è visibile nella demo video di cui poco sopra.
Datele un’occhiata, se non l’avete ancora fatto, perchè vi si aprirà un mondo nuovo nello scoprire cosa potete arrivare a fare con un “semplice” router casalingo (o per piccoli uffici) quale è questo Buffalo.

Per quanto riguarda le salienti caratteristiche che troverete a bordo possiamo evidenziare:
doppio firmware disponibile (dal CD di installazione potete scegliere quale installare, cosa comodissima)
firmware semplice (se lo volete potete installarlo, avrete prestazioni ragguardevoli con poca difficoltà di configurazione)
firmware DD-WRT (spettacolare firmware derivato dalla famiglia in questione e cucito sulle specifiche del prodotto da parte di Buffalo)
file sharing (direttamente attivabile tramite il collegamento di una periferica di memorizzazione USB, cosa molto facilitata vista la presenza di una prolunga USB con zavorra che rende più stabile l’inserimento del relativo cavo)
gestore BitTorrent autonomo (potete sfruttare tale protocollo senza richiedere un computer attivo)
print server (rendete una stampante “vecchia” condivisibile in rete)
supporto DLNA (condividete, per esempio con il TV, qualsiasi file mutimediale come video, musica, foto)
Advanced High Power (grazie alle antenne giganti, come da galleria sono parecchio evidenti, ed a questa tecnologia proprietaria aumenta sensibilmente la qualità del segnale radio)
Connection Manager (la killer app del prodotto in questione: permette di usare non solo una connessione di rete terrestre, come la tradizionale ADSL o la fibra, ma anche una connessione 3G visto che la porta USB supporta questa tipologia di prodotti)
AOSS (funzione che permette di stabilire una connessione sicura semplicemente premendo un tasto sul router ed usando dispositivi compatibili)

Conclusioni

Abbiamo provato il router in questione, come già indicato, per trasferire informazioni casuali da un computer all’altro mettendo di mezzo pure trasferimenti simultanei verso il NAS.
In nessun caso si sono verificati cali drastici delle prestazioni, quindi abbiamo sempre raggiunto una soglia di circa 200 MBps in lettura e poco più di 100 MBps in scrittura, considerando una relativa riduzione in caso d’uso del solo modulo wireless: in quest’ultimo caso i valori sono però molto variabili, proprio perchè dipendono dalla struttura dell’edificio (materiali usati, disposizione dei muri, etc.) anche se la banda di 450 Mbps spesso viene sfruttata appieno.

Il prezzo dell’unità in questione l’ho individuato -in media- tra gli 80 ed i 100 euro, quindi è un elemento di fascia alta (ho trovato anche un listino a 129, per essere onesti) ma è straordinariamente completo se lo si utilizza con il firmware DD-WRT.
Per sfruttarlo appieno è richiesta una connessione Gigabit se parliamo di rete cablata oppure di scheda Wi-Fi in grado di supportare i 450 Mbps se parliamo di wireless.

Lati positivi tanti, davvero, dalle prestazioni alla portata del Wi-Fi, dalla capacità di usarlo come print server all’elemento che più mi è piaciuto ossia al supporto di tradizionali chiavette 3G (utilissimo se vi portate il router in vacanza così da non avere vincoli vista la connettività mobile, ma molti computer serviti di connessione e rete eccellenti).
Date comunque un’occhiata alla lista di features avanzate per capire di cosa stiamo parlando.

Lati negativi non ne ho visti, uno merita un certo disappunto: la stabilità della basetta inserita che se usata per tenere tale elemento completamente verticale, lo rende non propriamente stabile.
Risulta essere l’unica cosa che viene ad evidenziarsi, ma se lo usate sdraiato con le antenne a 90° allora questo dettaglio non sarà certo rilevante.

La presenza a bordo di un firmware con la gestibilità della rete paragonabile ad un livello enterprise è la seconda perla rara (dopo il supporto alle pendrive USB 3G), così da non dover rischiare di invalidare la garanzia nel flashare un firmware avanzato ma non originale.
Strano vedere che il firmware precaricato sia proprio il DD-WRT, mi sarei aspettato di vedere a bordo quello di base e, solo per i più smanettoni, la possibilità di installarsi quello avanzato così da permettere anche ai neofiti un approccio più graduale.
Si vede che Buffalo ipotizza l’acquisto di questa soluzione essenzialmente da parte di un pubblico avanzato.
 

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